“La rivoluzione gentile. Voci e spazi di donne tra impresa e cultura”: un evento su un tema di crescente importanza e attualità organizzato tra le iniziative dal comitato per le Pari opportunità del Comune di Verona per la Festa Internazionale della Donna “La rivoluzione è donna”. E Roberta Girelli, presidente del comitato per la Promozione dell’imprenditorialità femminile della Camera di Commercio, ha introdotto l’evento con queste parole: “In un’epoca di incertezza e paura occorre un antidoto all’odio. Si può lottare per la giustizia sociale e climatica, per il rispetto delle donne e in favore della solidarietà usando come arma, semplicemente, la gentilezza? È la sfida che vogliamo lanciare con la mostra permanente “Donne visibili e donne in controluce”.
“Le oltre 19 mila imprese femminili veronesi rappresentano nel territorio un quinto del tessuto imprenditoriale”, ha spiegato Silvia Nicolis, componente di giunta della Camera di commercio. “Un po’ più elevata la percentuale delle donne imprenditrici: le 40 mila donne che ricoprono cariche di titolare, socio o amministratore nelle imprese scaligere sono circa il 27% degli iscritti al Registro delle imprese. Questi dati non rispecchiano la composizione della popolazione residente, che nella nostra provincia vede le donne rappresentare una quota del 51%. Pur essendo arrivati a una partecipazione importante, la strada da percorrere è ancora lunga”.
“Un altro aspetto riguarda i settori di attività: le imprese femminili operano in prevalenza, con una quota del 70% circa, nel terziario, mentre sono meno presenti nel manifatturiero. È importante incentivare iniziative che permettano alle donne di ampliare la propria azione anche in ambiti produttivi con prevalente presenza maschile”, ha poi aggiunto Silvia Nicolis, precisando un altro dato rilevante, l’età delle imprenditrici. “Il 57% ha più di 50 anni. Anche se in media sono più giovani dei colleghi maschi, per le giovani generazioni preoccupano le tante difficoltà di avviare un’attività di impresa”.
“Come associazioni imprenditoriali vogliamo offrire una testimonianza del passato e una fotografia del presente del ruolo delle donne veronesi nell’economia”, ha detto Roberta Girelli, “presentato con la collaborazione con l’Università di Verona. Interverranno per il comitato scientifico della mostra “Donne visibili e donne in controluce”: Maria Luisa Ferrari, Daniela Brunelli e Giorgio Gosetti dell’Università e Chiara Bianchini per l’Archivio di Stato. Abbiamo coinvolto anche Fidapa, la Fondazione Bellisario, Federmanager Verona e Soroptimist. Pensiamo però anche alle future generazioni di donne che avranno sempre maggior spazio nella società e quindi abbiamo accolto la quinta classe del liceo classico Arti sceniche dell’Educandato Agli Angeli”.
Gli studenti hanno messo in scena Archeoteatro, una performance sul tema della donna nell’antichità: una ricerca su contributi scientifici che si fa teatro, con al centro il femminile nel mondo greco. Lo studio è stato coordinato dalla prof. Giovanna De Finis, che è anche presidente del Soroptimist scaligero. Partendo da quattro articoli a cura di Francesca Cenerini pubblicati sulla rivista Archeo (tra cui “Una cortigiana per Pericle” ed “Essere donna a Sparta”), i giovani hanno compiuto una ricerca in tre tappe: prima l’analisi dei testi, poi la traduzione in dialoghi adattati al teatro e infine la conversione in allestimenti e performance.
“Siamo contenti del coinvolgimento dei ragazzi nel luogo simbolo dell’imprenditorialità veronese”, ha commentato il dirigente scolastico degli Angeli, Mario Bonini, “perché si possono misurare con l’esterno e mettere a frutto conoscenze e competenze artistiche e culturali. Contribuendo a una riflessione sui valori che fin dall’antichità le donne sanno portare in ogni campo e trasmettere alla società”. A seguire una performance sul ruolo delle imprenditrici incentrata sulla figura di Adelaide Ristori e curata da Giulia Cailotto, formatrice in teatro d’impresa.