(aggiornamento ore 13.40) I dati nel dettaglio, in conferenza stampa, Michele Bertucco – assessore al bilancio – e Anita Viviani – presidente di Agec – non li hanno presentati, ma l’annuncio sì: quest’anno il bilancio dell’azienda speciale sarà in attivo di 301 mila€ (come è avvenuto però anche negli anni precedenti: 365mila € nel 2021 e 1,4 milioni nel 2020 prima delle imposte) ma l’attivo della componente farmacie coprirà coi ricavi della gestione anche il peso del debito che l’azienda comunale contrasse nel 2009 con la banca belga Dexia-Crediop. Di solito, la gestione delle farmacie chiude sempre in attivo sino al momento di contabilizzare il costo del mutuo: a quel punto tutto il guadagno fatto viene “bruciato” girandolo a Dexia. Come mai?
Il Comune – sindaco Flavio Tosi – nel 2009 “impose” ad Agec di comprare le farmacie comunali di sua proprietà per abbattere i costi, incassare una plusvalenza e liberarsi della gestione e dei dipendenti. Una privatizzazione di facciata: Agec infatti è un’azienda al 100% del Comune stesso che però dovette comunque sborsare cash il costo d’acquisto. Non avendo disponibilità in cassa accese un mutuo “capestro” con Dexia Crediop, la banca italiana del gruppo belga Dexia che nel 1999 aveva rilevato da Sanpaolo Torino il Crediop, una delle istituzioni finanziarie più quotate d’Italia, fondata nel 1919 specializzata nel finanziamento delle opere pubbliche. Dexia Crediop – che negli anni ha maturato un contenzioso importante con Comuni e Regioni italiane con a tema i famosi “derivati” (vincendo però tantissime cause) – nel 2014 è stata posta in liquidazione, finendo in pancia alla capogruppo belga con l’obbligo di non compiere più azioni attive, ma di portare alla conclusione i contratti in essere.
Perchè si scelse Dexia Crediop e non una banca locale resta un mistero incomprensibile. Il contratto, infatti, impedisce ad Agec di accedere ad altri finanziamenti bancari per trent’anni, ha un costo elevato – le rate annuali oggi viaggiano su 1,5 milioni – ed all’appello mancano ancora 25 milioni da restituire in altri sedici anni. Agec con le ultime due presidenze ha cercato di sciogliere il contratto con la banca belga, anche proponendo il pagamento immediato ed anticipato delle rate mancanti, così da liberarsi di un vincolo che impedisce all’azienda di mettersi sul mercato dei finanziamenti e, avendo un enorme patrimonio immobiliare da dare in garanzia, di ottenere autonomamente e velocemente i soldi necessari per il pesante lavoro di ristrutturazione dei propri immobili. Dexia-Crediop ovviamente ha preferito tenersi il mutuo esistente ed ha sempre respinto le offerte di Agec.
Il paradosso è quindi che l’azionista unico di Agec impone un acquisto, poi un istituto di credito fuori-piazza ed il suo contratto capestro e poi si ritrova con la propria azienda con le finanze bloccate ed è costretto ad intervenire col proprio bilancio…
Venendo al bilancio 2022, per migliorare i conti evitando che Agec riversi sulle famiglie l’incremento dei costi del servizio mense scolastiche (che con le farmacie cuba due terzi del budget annuale di Palazzo Diamanti), il Comune metterà a bilancio 1,3 milioni quest’anno e 1,5 nel 2024 e nel 2025. E fra le poste attive dell’esercizio scorso, va aggiunta la causa vinta con l’Agenzia delle Entrate che ha perso anche nel terzo grado di giudizio. Il risultato economico dopo le imposte registra un utile di circa 301.831 mila euro. Questi i dettagli del consuntivo 2022 come riportato da una nota:
– Patrimonio. Le iniziative di riqualificazione sul patrimonio immobiliare (in gestione e di proprietà), che ammontano a oltre 7 milioni di euro, fra interventi ordinari e straordinari, hanno portato a mettere a disposizione 239 unità riattate, in aumento rispetto agli anni precedenti. L’effetto di queste iniziative è la tendenziale diminuzione del margine, che per il 2022 è stato pari a -1,825 milioni di euro.
I ricavi di settore, composti essenzialmente da canoni di locazione e rimborso delle spese condominiali, sono in crescita in ragione delle nuove assegnazioni, degli adeguamenti Istat sui canoni (+6% nel 2022 a fronte del +1,4% del 2021) e dell’aumento del rimborso delle spese condominiali, trainato dal prezzo dei costi dell’energia e del gas.
Al fine di ridurre le conseguenze negative sulle famiglie dei rincari collegati alla pesante congiuntura economica, che si riflettono anche nella crescita dei crediti dell’azienda verso gli inquilini (+7,3% nel 2022), Agec è intervenuta con più misure sociali di mitigazione, dapprima fornendo la possibilità di rateizzare in 8 rate le spese condominiali 2021/2022, e successivamente promuovendo, in accordo con i Servizi Sociali del Comune, un parziale utilizzo del Fondo Sociale ex art. 47 L.R.V. n. 39/2017, in via di erogazione proprio in questi mesi.
Una delle principali sfide per il 2023 riguarda il portare a compimento i progetti di finanziamento intrapresi da Agec nel 2022, ad esempio il Pinqua, Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare, per il quale a dicembre 2022 è stato ricevuto il primo acconto del 10% sul finanziamento, che in totale per AGEC ammonta a più di 14 milioni di euro, pari a 1,125 milioni di euro per il complesso denominato “Case Azzolini” e a 295 mila euro per il recupero degli edifici siti in “Tombetta”.
– Cimiteriale. I ricavi si mantengono a livelli in linea con gli anni precedenti (circa 7 milioni di euro), ma con una diversa ripartizione: diminuiscono i proventi da concessioni di loculi e canoni di illuminazione votiva, mentre aumentano quelli da servizi cimiteriali e cremazioni. Queste ultime hanno conseguentemente trainato i ricavi per concessioni di cellette (1.580 le nuove installazioni effettuate nei cimiteri Monumentale, Chievo, Cadidavid, Montorio e San Massimo). Un dato su cui riflettere, in quanto conferma la scelta dei cittadini per questa tipologia di soluzione, rispetto ad inumazione e tumulazione. Su questa tendenza Agec sta già programmando un diverso utilizzo degli spazi e dei manufatti cimiteriali. Il margine dell’area è positivo per oltre 1 milione di euro.
– Farmacie. Il risultato complessivo dell’area si assesta per la prima volta su un valore di segno positivo grazie alla capacità dell’area di coprire, oltre ai costi indiretti attribuiti, anche i considerevoli oneri finanziari legati al mutuo stipulato al momento dell’acquisto delle farmacie. A questo risultato, si aggiungono gli effetti derivanti dal rimborso, da parte dell’Agenzia delle Entrate, dell’imposta di registro sull’acquisto delle farmacie comunali versata nel 2009. Il margine risulta quindi complessivamente pari a 1,471 milioni di euro.
Il risultato va accreditato principalmente allo sforzo aziendale di migliorare la marginalità nell’acquisto dei farmaci e dei prodotti, uniformando le linee vendute nelle varie farmacie al fine di avere un maggior potere contrattuale nei confronti dei fornitori.
Tra le novità del 2022 sono da segnalare l’ampliamento dell’orario di servizio in alcune farmacie ed il posizionamento di un Pharmalocker all’esterno della farmacia Olimpia che consente il ritiro di prodotti anche in orario di chiusura.
– Area Ristorazione, Eventi e Musei. L’aumento del costo delle derrate alimentari, unitamente all’aumento del numero dei pasti erogato, ha generato una variazione significativa intorno al 16,3% dei costi diretti dell’attività di ristorazione scolastica rispetto al 2021. Sul risultato complessivo dell’area, che chiude con un margine negativo di –274 mila euro, influisce inoltre il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, che ha interessato principalmente i lavoratori impiegati in questo settore, con il pagamento anche degli arretrati non solo al personale in forza ma anche a quello cessato. Sono invece positivi i risultati fatti registrare dalla Torre dei Lamberti e dalla Funicolare di Castel San Pietro, anche se il loro contributo non è sufficiente a consentire la totale copertura dei costi dell’area