Chi l’avrebbe mai detto che il il Vermouth, prodotto tipicamente piemontese, potesse esser fatto anche in Veneto, con l’Amarone e le erbe officinali della Lessinia?
Il vino aromatizzato creato a Torino nel 1786 e industrializzato da Antonio Benedetto Carpano, se prima era la bevanda alcolica offerta nei salotti, nella seconda metà del ‘900 è diventato famoso in tutto il mondo, soprattutto come componente di vari cocktail. Ma era sempre stata una creazione piemontese. Nessuno aveva mai pensato di fare il Vermouth partendo dal Valpolicella e dalle erbe aromatiche della Lessinia. Invece Michele Tessari, enologo e titolare della Ca’ Rugate, cantina di Montecchia di Crosara, c’ha provato e ne è uscito un ottimo prodotto.
«Ho creato così il primo Vermouth concepito con il vino Amarone della Valpolicella» racconta il viticoltore. Nell’area delle Rugate, a Monteforte d’Alpone, Tessari, appassionato di coltivazione di erbe officinali. Prova e riprova è riuscito a realizzare un Vermouth diverso, fuori dall’ordinario. Merito anche di Piero Cane, enologo maestro erborista che ha scovato 46 erbe in grado di esaltare e connotare un Vermouth diverso. Infine Tessari, che conosce quanto sia i importante il marketing e, al suo interno, il packaging con Annalisa Bollini, artista ricamatrice sta realizzando la confezione cilindrica, che accompagnerà ogni singola bottiglia del Vermouth. Veronese, non piemontese.