(di Bernardo Pasquali). In occasione della più grande fiera italiana dell’Ortofrutta, MacFrut a Rimini, l’Istituto dei Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, ha presentato il consueto rapporto annuale sui consumi degli italiani. Il 2022, in sintesi, si può considerare figlio del suo tempo senza tante sorprese: da una parte l’aumento dei costi di produzione e, d’altra parte, la contrazione conseguente dei consumi, hanno offerto segnali di frenata dei consumi dell’Ortofrutta sia fresca che confezionata. In modo particolare, sono alcune tipologie a farne le spese, probabilmente quella frutta ritenuta da tutti meno essenziale, come ad esempio l’uva da tavola con una forte contrazione dei consumi di -20%.

Il valore di un sistema fondamentale per l’economia italiana

In Italia ci sono più di 300.000 aziende coinvolte nella produzione di Ortofrutta, per un totale di 1,2 milioni di ettari coltivati. Il valore economico è di 1/4 della produzione agricola nazionale. Nel 2022 sono state prodotte 25 di tonnellate di ortofrutta per un valore di 1,2 miliardi , di cui, 10 miliardi di esportazioni nel 2022.

Aumentano i costi di produzione e i prezzi all’origine della frutta

Sarà un caso ma il 2022 porta un aumento dei costi di produzione dell’ortofrutta fresca del 22%. L’indice complessivo dei prezzi dei mezzi di produzione è salito del 27% su base annua mentre la frutta sale del 18%. I prezzi all’origine dell’Ortofrutta nel 2022 sono aumentati mediamente del 14%, con un +19 per la categoria ortaggi e un +7% della categoria frutta.Il fatto che la frutta sia aumentata con un indice minore è dovuto al fatto che alcune tipologie di frutta hanno subito una frenata brusca; ad esempio l’uva da tavola, come scritto all’inizio, -20%, le pere -8%, le mele -5%. La contrazione dei prezzi di quest’ultime due è dovuto all’aumento globale della produzione.

Dati contraddittori dalle esportazioni

Le esportazioni dell’ortofrutta fresca e trasformata, hanno generato un volume di affari pari a 10.464 milioni di euro. Le importazioni invece 7.702 milioni di euro, per un saldo complessivamente positivo di 2.762 milioni di euro. Purtroppo però, a causa degli aumenti delle spese di importazione del 14% rispetto al 2021 e, ad una crescita complessiva di solo l’8% generata dalle esportazioni, il bilancio complessivo si attesta al -5%.

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La spesa al dettaglio degli italiani.

Ogni italiano nel 2022 ha acquistato 126Kg di ortofrutta con una spesa di 313 euro. Gli acquisti al dettaglio dell’Ortofrutta da parte ammontano al +7,4 miliardi di euro (-2,7% rispetto al 2021). La spesa delle famiglia è stata condizionata dall’incremento delle spese all’origine e di produzione del comparto; L’aumento della spesa è stato del +4,1%, per un valore complessivo di 18,4 miliardi di euro. L’aumento dei listini medi al dettaglio è stato del 7%. Crescono gli acquisti di Mele (+3,1%) e Kiwi (+0,2%) che oggi sono considerati beni rifugio per i consumatori visto il calo del loro valore. Calano gli acquisti di pomodoro (-4%), di uva da tavola (-6%) e patate (-1,3%).

Aumentano anche i consumi diprodotti ortofrutticoli freschi trasformati sia in volume (+0,6%) sia, logicamente, in valore; l’incremento dei listini medi è stato del 5,5% e di conseguenza la spesa è aumentata del 6,1%.
Per i prodotti ortofrutticoli freschi confezionati aumenta il consumo del 2,7%. Causa l’aumento medio dei listini del 3,5%, la spesa è cresciuta del 6,3%. L’aumento medio dei listini della frutta è stato del 7%.