A Sona sbuca il quarto candidato sindaco – Carlo Antonio Mazzola, consulente finanziario, con la lista “Rinascita per Sona” da alcuni vista come una poison pill rilasciata da Gualtiero Mazzi, che si era autocandidato per la Lega prima che la Lega avesse scelto il suo attuale front runner, Gianfranco Dalla Valentina – ma Fratelli d’Italia non cambia approccio e scende in campo col peso dei suoi parlamentari: Ciro Maschio, Matteo Gelmetti e Maddalena Morgante.
FDI appoggia – com’è noto non senza qualche malumore interno – la candidatura di Corrado Busatta che era stato lanciato dalle liste Sona Domani (che ha come riferimento Verona Domani di Matteo Gasparato), Scelta per Sona di Simone Caltagirone (che però sarà capolista per il partito di Giorgia Meloni) e che strada facendo ha trovato l’appoggio del sindaco uscente, Gianluigi Mazzi. «Credo – spiega proprio quest’ultimo – che la scelta di far lavorare assieme liste civiche e partiti politici rappresenti un arricchimento per la politica locale e non crei problemi per la crescita della nostra comunità. Mi sono ritrovato con Corrado (con cui ha condiviso l’esperienza dell’ultima giunta) perchè è una persona perbene, un gran lavoratore, uno che sa ascoltare, che è umile. E io non ne sono il burattiniao, come si suol dire: io non sono Mangiafuoco. Non ho chiesto nulla per me. Darò una mano come e quando richiesto. E, attenzione, questa volta le preferenze conteranno».
La sua amministrazione ha generato ben tre liste: troppa energia o troppa poca coesione?
«Guardi – risponde Gialuigi Mazzi a L’Adige – forse ho sbagliato io nella gestione di questo ultimo anno e mezzo. Non mi voglio nascondere. Ma ne riparleremo fra un paio di mesi».
La campagna di Corrado Busatta sarà all’insegna di un claim rassicurante: “Rinnoviamo nella continuità“, ma saranno ben tre gli amministratori della giunta Mazzi in competizione. Tutti potranno rivendicare i successi del recente passato. Cosa vi distinguerà?
«Bé, intanto noi abbiamo Gianluigi Mazzi – risponde Busatta – è questo credo sia un segnale importante. Abbiamo lavorato bene insieme, come giunta, poi negli anni qualcosa è cambiato. le sensibilità sono cambiare. Sono state scelte – legittimamente – strade diverse, e ora qualcuno pone dei distinguo su quanto fatto. Noi invece proseguiamo convintamente su questa strada. Credo che dopo cinque anni sia giusto fare un tagliando ad un progetto politico, inserendo energie nuove perchè anche questo è il compito di un amministratore: creare il ricambio. Poi, auguro a tutti una buona campagna e mi auguro che questa si svolga all’insegna del rispetto di tutti per tutti. Questo, almeno, è quanto ho chiesto ai miei».
«Sona alle ultime politiche ha votato al 40% per Giorgia Meloni – aggiunge Ciro Maschio – è ovvio che il voto politico non è quello locale e che gli amici che ci hanno votato per il nazionale hanno certamente una storia e opinioni anche differenti dalle nostre. Va bene così. E’ giusto che a livello locale si guardi alle persone, ai progetti per la nostra città. Anche per questo siamo arrivati un po’ “lunghi” alla scelta di sostenere Corrado Busatta: abbiamo ascoltato le tante opinioni, poi abbiamo fatto sintesi. Sono consapevole che qualche nostro amico nel frattempo aveva già imboccato una strada diversa ed era difficile tornare indietro. Gli auguro buona corsa, ci ritroveremo dopo il voto senza strascichi. Ora per Sona vogliamo dare continuità al buon governo e noi vogliamo contribuire mettendo a disposizione le nostre relazioni con Roma, specie per i fondi del PNRR per gli enti locali che vede in un esponente di FDI il sottosegretario con delega a questo specifico capitolo».