Recenti studi di endocrinologia, la branca della medicina che studia gli ormoni e gli organi che li producono, hanno rilevato differenze tra uomini e donne per quel che riguarda l’obesità. Maschi e femmine prediligono cibi diversi e li assumono in orari diversi. Questo ha conseguenze sul metabolismo che fa sì che i primi siano più soggetti all’obesità.

Le donne, per esempio preferiscono mangiare nella prima parte della giornata, mentre gli uomini alla sera. Da un punto di vista metabolico quest’ultima propensione favorisce l’accumulo di grassi e quindi l’obesità, dato che l’assunzione serale dei cibi non permette poi di bruciare le calorie introdotte dato che di norma la notte si dorme. Invece alimentarsi mentre si è attivi e ci si muove ne favorisce lo smaltimento. Senza contare che secondo i ritmi circadiani regolati dall’ipotalamo che comanda il rilascio dei vari ormoni, è durante il giorno che il corpo richiede di introdurre alimenti.

Secondo uno studio del Dipartimento di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli “Il 47% delle donne concentra il consumo del cibo nella prima parte della giornata contro il 33% degli uomini. Per la sera invece è il 46% delle donne contro il 63% dei maschi“. Sono quindi le donne ad essere sincronizzate meglio con il nostro orologio biologico.
Ma le differenze, indotte dagli ormoni sessuali, sono anche sul tipo di cibo. Le femmine preferiscono i carboidrati, la frutta e la verdura, mentre i maschi i grassi e i cibi salati. Queste diverse propensioni alimentari rendono gli uomini più a rischio obesità. E sarà anche per questo che in media le donne vivono di più.