(aggiornamento ore 15.16) Stefano Valdegamberi, consigliere regionale della Lista Zaia, uno dei soggetti politici più attivi del centrodestra veronese, denuncia l’operazione della giunta Tommasi che affossa il progetto dell’amministrazione Sboarina chiamato il Central Park, il polmone verde che avrebbe dovuto sorgere attorno alla Stazione Porta Nuova al posto del vecchio terminal di Santa Lucia, chiuso per aver spostato già da anni i traffici merci al Quadrante Europa. Quando venne approvato il progetto tutti erano d’accordo e contenti “dai comitati alle liste in campo. Le critiche semmai – ricorda Valdegamberi- erano per il poco verde nel progetto di recupero rispetto ai volumi edificati per la riqualificazione. Passate le elezioni il sogno evapora. Non si parla più di Central Park. Non è più una priorità. Notizia di questi giorni (silenziata ad arte dalla politica) è che non solo i lavori promessi non partono ma dal 26 di aprile, proprio ora che mezza città è sequestrata dalle modifiche viabilistiche per i lavori della tramvia, al posto del Central Park ritorna un altro Park, non verde ma con la fila degli autotreni che da viale Piave gireranno attorno a Porta Nuova per andare a caricare o scaricare merci al nuovo terminal intermodale. Ebbene sì,- continua il consigliere regionale-  Central Park si trasforma in un terminal per le merci con reingresso dei Tir in centro città. Il silenzio compiacente del comune, dei comitati e delle associazioni ambientaliste, prima scalpitanti per la sicurezza e la qualità dell’aria è emblematico. Basta cambiare colore politico e scompaiono pure gli ambientalisti! Con questo non voglio criticare l’apertura perché se serve, serve. Semmai comporterà non pochi disagi al già compromesso traffico in questo momento particolare. Voglio evidenziare – conclude Valdegamberi- l’ipocrisia di una politica che fa le battaglie ideali non perché ci crede ma solo a scopi politici. I poveri cittadini sono costretti a bersi le bugie quotidiane che non durano nemmeno il tempo di una campagna elettorale. Bentornati Tir! Un brindisi al Central Terminal, pardon, Park!”

Immediata la replica del PD per voce di Francesco Casella e Michele Bresaola, consiglieri, e di
Fabio Segattini, capogruppo: «Valdegamberi dimostra di non conoscere le cose di cui parla e perde un’altra buona occasione per tacere. Le attività all’interno dello scalo ferroviario non sono una novità, ma sono presenti da anni. Saranno dislocate dalle Ferrovie soltanto con la realizzazione dello scalo al Cason, previsto nel 2028. Concordiamo sulla necessità di togliere il traffico pesante da Santa Lucia e dalle zone limitrofe, ma va fatto senza demagogia e bassa propaganda. Questa amministrazione comunale sta lavorando al futuro Central Park dal primo giorno che si è insediata. I tempi non sono imminenti e parleremo con i fatti, non con annunci e chiacchiere. Anche questo è un modo di fare politica diverso rispetto al passato».