(aggiornamento ore 17.30) E’ stato oggi il primo test per le modifiche di viabilità attuate dopo la chiusura dei sottopassi fra Porta Palio e Porta Nuova (qui il nostro video). Erano stati chiusi nella notte fra sabato e domenica, approfittando del ponte del 25 aprile per attutire l’impatto sul traffico. Ma oggi, alla ripresa delle normali attività, gli ingorghi e le code sono stati anche superiori a quello che si era previsto. I problemi si sono manifestati in corrispondenza delle strade adiacenti ai cantieri, ma hanno avuto ripercussioni a cascata sulla mobilità di tutta la città.

«Lo sapevamo che i primi dieci giorni sarebbero stati così- ha esordito l’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari.- Sapevamo che oggi il traffico sarebbe stato da bollino nero. Avviene sempre così per ogni cambiamento importante della mobilità. La gente, anche quella che si era ben informata, si deve abituare ai nuovi percorsi.» 

Altro motivo di intasamento è stata la circolazione di molti mezzi pesanti, che dopo i giorni festivi durante i quali non avevano circolato per il divieto, sono arrivati tutti assieme. Alcuni addirittura si sono incastrati nel traffico facendo delle manovre. L’amministrazione sta pensando per loro a percorsi alternativi «e – aggiunge l’assessore- già da domani sarà in vigore un divieto di circolazione per i mezzi pesanti fra le 7 e le 9 del mattino», orario durante il quale c’è la circolazione della maggior parte dei veci, chi per andare al lavoro, chi per accompagnare i figli a scuola.
Per meglio affrontare la situazione viene fatto un monitoraggio attraverso lue telecamere costante h24 su tutto l’anello interessato. Non solo. Attraverso Google Maps verrà fatto uno studi aggregando i dati per valutare la casistica e approvare delle migliorie.
Già da adesso è stato reso più comprensibile l’obbligo di disporsi su due file a Porta Palio e sono stati regolati i tempi dei semafori a Porta Nuova.

Il comandante dei Vigili Altamura ha spiegato che ciò è accaduto perché i veronesi hanno continuato a muoversi con le loro auto invece che utilizzare i mezzi pubblici. Effettivamente molti automobilisti non erano nemmeno a conoscenza delle modifiche apportate alla circolazione oppure ne avevano sentito parlare solo vagamente, ma non si erano o non erano stati  informati adeguatamente. Ognuno, in base all’esperienza ed ai disagi di questi primi giorni, dovrà fare le sue valutazioni e le necessarie variazioni ai percorsi ed agli orari di spostamento. Magari, ove possibile, lascando la macchina a casa e usando le due ruote o i bus.

Non mancano le polemiche politiche. Rimarca Maddalena Morgante, deputata FDI: «Il sottopasso di via Città di Nimes ed un moderno sistema di trasporto pubblico sono opere importanti per Verona. Per questo, Damiano Tommasi e la sua giunta dovevano organizzare al meglio i lavori, senza scaricare sui lavoratori il costo e i disagi di una circolazione impossibile.  È la conferma della inadeguatezza di questa maggioranza che produce poco e male per la città. Sono fortemente preoccupata: se il buongiorno si vede dal mattino, cosa accadrà quando saremo sotto i riflettori del mondo per le Olimpiadi 2026? E come può pensare questo sindaco di candidare Verona per gli Europei 2032 se non riesce ad organizzare un percorso alternativo per consentire ai suoi concittadini di andare al lavoro? È meglio che Tommasi esca dal suo Comune d’avorio e dalla Ztl dei suoi consiglieri più fidati, giri per la città,  ascolti i veronesi e chieda la collaborazione delle opposizioni per non mandare Verona allo sfascio».