Ciro Maschio, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, interviene sulle polemiche scatenate dall’amministrazione Tommasi per le critiche che Gelmetti aveva rivolto alla maggioranza di Palazzo Barbieri in occasione di un convegno sulle prospettive di VeronaFiere. Il parlamentare veronese aveva fatto alcune proposte per il futuro della fiera ed evidenziato come l’amministrazione di sinistra sia paralizzata e non faccia nulla per la città.
Maschio, ricordando che per questo Gelmetti è stato fatto oggetto di attacchi violenti da parte di Tommasi e del centrosinistra, arrivati perfino alla richiesta di dimissioni, ha però sottolineato che in un convegno del Pd tenuto il 22, Giandomenico Allegri, componente del Cda del Consorzio Zai ha fatto alcune proposte attinenti alla Zai. In questo caso nessuna presa di posizione da parte di Tommasi e centrosinistra.
«Si noti inoltre che Gelmetti – osserva il responsabile di FdI- era intervenuto precisando di parlare a titolo personale e non certo a nome della Fiera. E che inoltre essendo Senatore della Repubblica esiste l’insindacabilità delle proprie libere posizioni politiche”.
Allora Maschio domanda: «ci sono due pesi e due misure a seconda dell’appartenenza politica? Se sei componente di un cda in quota Pd puoi parlare, se sei di FdI devi stare zitto?
Se tessi le lodi dell’Amministrazione Tommasi puoi parlare, mentre se osi fare delle critiche perdi diritto di parola e devi dimetterti per lesa maestà?
Credo che vada fatta chiarezza su questo una volta per tutte, fermo restando il rispetto delle norme di legge e statutarie da parte dei componenti di un cda».
«Fratelli d’Italia – continua iCiro Maschio- ha finora dimostrato di lavorare nell’interesse della città, da partito di Governo nazionale e di opposizione a livello locale. Anche sugli enti non abbiamo fatto la guerra pregiudizialmente su tutto. Ultimo esempio nelle nomine dell’Amministratore e Collegio Revisori di Solori, dove Tommasi aveva solo un voto su sette e poteva essere lasciato fuori da tutto…»
«Al contrario – precisa- Tommasi ha fatto guerra senza quartiere in Agsm. E vedremo come andrà a finire… E in Fondazione Arena, dove invece si dovrebbe collaborare nell’interesse di Verona.
Quindi vogliamo capire, anche per regolarci in vista di scenari futuri e prossime scadenze, se da parte di Tommasi e della sinistra c’è il rispetto per chi ha idee e visioni diverse o se c’è la pretesa di mettere il bavaglio all’opposizione e a chi pensa che nell’Amministrazione Tommasi non vada tutto bene e si possa fare meglio nell’interesse di Verona».