Secondo uno studio commissionato dall’Istituto Superiore di Sanità risulta che fuma il 16% degli studenti tra 13 e 15 anni. E le femmine fumano più dei maschi. Il numero totale è calato del 5% dal 2010, ma sono sempre troppi i giovanissimi che fumano, tra sigarette, e-cig -il cui uso è aumentato del 2%- e dispositivi a tabacco riscaldato.
Uno dei motivi che favoriscono il preoccupante diffondersi del vizio tra i più giovani è che la scuola non collabora nel far applicare la legge. Dallo studio risulta infatti che il divieto non viene fatto rispettare nelle scuole. Oltre alla legge Sirchia del 2003, che vieta il fumo nei locali pubblici nel 2013 la legge Lorenzin lo ha vietato anche nei luoghi scolastici all’aperto. Tuttavia gli studenti continuano a fumare anche a scuola senza che nessuno intervenga per far rispettare sul divieto. Un ragazzo su tre riferisce di aver visto fumare all’interno degli istituti scolastici e il 58% nei cortili. E a casa le cose non vanno meglio. La metà ha detto che qualcuno ha fumato in sua presenza.
Il 25% dei 13/15enni ha comprato senza difficoltà sigarette dal tabaccaio. Percentuale che per è dimezzata rispetto al 2010. Il 14% si procura facilmente alche le e-cig nei negozi specializzati oppure se le procura attraverso amici o parenti. Il 73% dice di non aver ricevuto alcun rifiuto dal tabaccaio nonostante la legge vieti la vendita di sigarette ai minori. Un live miglioramento dato che questa percentuale nel 2010 era addirittura del 92%.
Sempre troppo alta l’esposizione al fumo passivo, sia in macchina che nei locali chiusi.