«Oltraggioso che i locali del Parlamento europeo si prestino a tanta bassezza, ospitando la mostra promossa e organizzata – guarda caso – dalla sinistra con contenuti blasfemi, offensivi e alquanto discutibili. Questa non è arte e, di certo, non rappresenta l’inclusione: è solo un’idea mediocre e gratuitamente provocatoria, volta a insultare la fede e mancare di rispetto a ciò in cui milioni di europei credono. Ho scritto una lettera alla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola per esprimere il disappunto e per evidenziare come questa iniziativa sia in contrasto con il codice di comportamento dell’Europarlamento, che prevede rispetto, nessuna discriminazione né pregiudizio. L’immagine di Gesù Cristo rappresentata nella mostra, invece, risulta offensiva a tutti gli eletti, gli staff e i cittadini europei che si identificano con la religione cristiana. L’Ue deve promuovere l’inclusione, non le provocazioni”.
Così in una nota Paolo Borchia, europarlamentare veronese della Lega, primo firmatario della lettera indirizzata alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola