Veronese, nato nel maggio del ’65, Dell’Acqua è il direttore di Veneto Agricoltura, e lo è stato dell’ Arpav, l’agenzia regionale per l’ambiente. Zaia gli aveva affidato la gestione della crisi dovuta alla siccità. Il suo compito sarà di organizzare e accelerare tutte quelle opere che sono finalizzate ad ottimizzare la gestione dell’acqua, che con la crisi idrica dell’estate scorsa e continuata anche quest’anno, ha evidenziato molte pecche. Prima di tutte la dispersione dagli acquedotti che in certe regioni sono un colabrodo, come in Basilicata dove si stima una perdita dalle tubature di più della metà. Ma sarà anche la costruzione di invasi e dighe, finalizzati a conservare l’acqua, per poi redistribuirla quando manca. Lavorerà in sinergia con il ministro delle Infrastrutture Salvini. Dell’Acqua è uomo ben radicato nel centrodestra. Se, come dicevano gli antichi, è vero che ‘nome omen’, ovvero che il nome è un presagio, mai scelta fu più appropriata per affidargli la gestione dell’acqua!