«Sono molto, molto contenta di essere qui a sostenere la candidatura di Matteo Melotti» ha esordito Elly Schlein, sorridente, salutando tutti, appena arrivata davanti all’auditorium di Villafranca (qui il nostro video) per dare un segnale forte di appoggio al candidato del Partito Democratico. L’atteggiamento della leader del Pd, simpatico ed empatico, spiega bene il successo che ha a avuto nella corsa alla segreteria nazionale.
«Sono fiduciosa che si possa fare anche qui un cambiamento. Una svolta di cui si sente il bisogno. Ce la metteremo tutta!» Lo dice senza enfasi, in modo naturale, e chiede anche conferma a Melotti: «Non è vero?» Un tecnica comunicativa di grande effetto che riesce subito a metterla in sintonia e sullo stesso livello dei presenti. Senza alcuna barriera, senza far sentire che è lei il capo del più grande partito della sinistra. E questo va oltre tutte le critiche e le battute che circolano sul suo conto.
Schlein è arrivata dalla Lombardia a Villafranca, che è stata la prima tappa del tour elettorale che oggi la vedrà impegnata in tutto il Veneto.
«Noi andiamo avanti con le nostre idee» ha continuato. Ed è il lavoro primo punto sul quale dichiara l’impegno suo e del partito. «Lavoro di qualità. Contrasto alla precarietà e al lavoro povero, contrariamente a quello che sta facendo il governo guidato da Giorgia Meloni con le sue scelte a livello nazionale. Giustizia sociale. Contrasto ad ogni forma di diseguaglianza. Rilanceremo la battaglia per il diritto alla casa. Si fa troppa fatica nelle città a trovare case in affitto, soprattutto per i giovani.»
E a questo proposito lancia una frecciata al governo definendo «assurda la cancellazione di 330 milioni di euro di supporto per gli affitti. Lo dico da ex amministratrice regionale, perché quelle risorse durante la pandemia ci avevano permesso di triplicare gli aiuti alle famiglie che non erano in grado di pagare l’affitto. Non sono risorse che si possono cancellare con un. tratto di penna senza rendersi conto delle famiglie che si mettono in difficoltà».
E sempre parlando della casa ha aggiunto che è necessario investire sulla riqualificazione delle case popolari, ricordando che, magari per piccoli interventi di manutenzione, ci sono degli appartamenti che rimangono vuoti e che con uno sforzo minimo potrebbero essere messi a disposizione di chi è in lista d’attesa per avere un’abitazione di edilizia economico-popolare. «E questo è un campo dove le amministrazioni comunali tanto possono fare. Perché la casa è un diritto troppo spesso negato».