Una nuova operazione “strade sicure” dell’esercito contro la microcriminalità giovanile. E’ quanto chiede Flavio Tosi: «Il fenomeno baby gang purtroppo è molto più ampio e pericoloso di quello che emerge ufficialmente dalle denunce. Guardate quello che è accaduto nello scorso fine settimana in via Roma, quando un ragazzo è stato pestato a sangue e rapinato da una banda di 5-6 giovani delinquenti. Si è trattato di una vera e propria rapina, che però non risulta ufficialmente nel bilancio delle denunce dell’ultimo week-end reso noto ieri, nel quale si registrano solo “semplici” furti. Tra i presenti, è intervenuto in soccorso del giovane anche il nostro Consigliere della Terza Circoscrizione Salvatore Carrino, subito dopo sono arrivate le volanti. Ma è così quasi ogni giorno, in centro come nei quartieri. La situazione a Verona è grave ed è chiaro che serve varare un piano-sicurezza adeguato”.

Tosi, deputato di Forza Italia, aggiunge: “le mancate risposte sul piano politico dell’amministrazione Tommasi, che resta passivamente a guardare”. Tosi propone, tra le altre soluzioni – vedi telecamere di ultima generazione collegate istantaneamente a una control room, colonnine sos, nuovo protocollo con Prefettura e Forze dell’Ordine, potenziamento della Polizia Locale, ausilio delle vigilanza privata, riqualificazione delle aree degradate – anche di “militarizzare le zone più a rischio della città”, come – ricorda l’ex Sindaco di Verona – “ai tempi dell’operazione Strade Sicure quando i ministri erano Maroni e La Russa e con la mia amministrazione Verona era modello di avanguardia sul fronte della sicurezza”. 

Tosi è critico con Tommasi: “Non può continuare a fingere che tutto vada bene, non possono i suoi assessori delegati a trattare il fenomeno baby-gang solo come una problematica sociale e di integrazione. Qui siamo davanti a criminali organizzati e senza scrupoli. La sinistra ha un approccio buonista che è inadeguato a riportare ordine sulle strade”.