Gli effetti negativi della pandemia sono superati e il Pil del Veneto si attesta su un +2% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Il dato, positivo, è stato comunicato dalla Cna del Veneto nel Secondo Focus del nuovo anno dell’Osservatorio Economia e Territorio condotto dal Centro Studi Sintesi sull’andamento dell’economia regionale nel primo trimestre 2023. Ma è quello relativo ai consumi a preoccupare. Secondo le previsioni di tre mesi fa si ipotizzava una crescita per il 2023 del +1,8%.

Invece secondo le ultime proiezioni ci sarebbe un calo dell’ 0,7% dei consumi a causa dell’inflazione che in Veneto in marzo è cresciuta del 7,1%. Il dato nazionale è del +7,6% in marzo, con un ulteriore aumento all’8,3% in aprile.
Sommata agli aumenti del 2022 si raggiunge nel giro di due anni un’inflazione superiore al 10%, che non era stata raggiunta nemmeno negli anni ’70. La conseguenza più diretta è il calo dei consumi per il semplice fatto che diminuisce il potere d’acquisto delle famiglie, taglieggiato dal caro bollette, della benzina e del gasolio.