Nonostante l’impegno profuso nelle regioni colpite dalle recenti alluvioni e la vicinanza alla popolazione, i Vigili del Fuoco di Verona hanno voluto riprendere, dopo il periodo di pandemia, un appuntamento molto atteso. Sono stati 45 i pompieri veronesi che nel loro giorno libero hanno voluto salutare i pazienti ricoverati presso i reparti di pediatria ed oncoematologia pediatrica dell’Ospedale dellla donna e del bambino di Borgo Trento.
I piccoli pazienti hanno potuto ammirare dalle vetrate dei reparti i Vigili del Fuoco impegnati in simulazioni e manovre addestrative che per due ore hanno dato un motivo di distrazione e divertimento ai circa 80 bambini presenti ed ai loro genitori. Nel rispetto delle norme sanitarie al termine delle manovre una delegazione di Vigili del fuoco, guidata dall’ingegner Rodolfo Ridolfi ha fatto visita ai reparti per consegnare ai ricoverati alcuni gadget e salutare da vicino i bambini.
Piccoli pazienti e genitori si sono disposti davanti ai finestroni del quinto piano dell’Ospedale della donna e del bambino ben prima che cominciasse l’esercitazione, così hanno assistito anche ai preparativi dei mezzi nei due piazzali attorno all’edificio. Con le scale aeree i pompieri sono saliti davanti alle vetrate e salutato i bambini, ma hanno anche simulato la calata della bandiera con metodo “Saf” (speleo-alpino-fluviale) e lo spegnimento di un incendio.
Con l’occasione, la visita dei Vigili è proseguita, in accordo con l’Ufficio Tecnico dell’AOUI Verona, per una reale esercitazione tecnica con la valutazione delle vie di fuga e dei piani di evacuazione predisposti dall’Azienda, che sono risultati adeguati ed efficienti.
“È molto importante, per i nostri piccoli pazienti, ricevere visite di questo tipo – ha spiegato il professor Piacentini, – innanzitutto perché li distrae per un po’ dalla loro condizione di ricoverati e poi perché sentono che fuori c’è un mondo che è interessato a loro e che li aspetta. Queste attività sono molto importanti e con gli amici dei Vigili del Fuoco le abbiamo riprese dopo l’interruzione per il Covid”.
“Anche i Vigili del Fuoco di Verona sono impegnati in Emilia Romagna per l’alluvione – ha aggiunto l’ing Ridolfi -, nonostante questo nel nostro giorno libero non abbiamo voluto spostare questo appuntamento. Sappiamo che per i bambini è importante, ma lo è anche per noi. Portare un po’ di distrazione ai pazienti, dà anche a noi tanta soddisfazione e energia”.