Trenta progetti di sicurezza stradale, in altrettanti comuni veneti, potranno essere realizzati grazie a un nuovo stanziamento di 8 milioni 257 mila 867 euro, disposto dalla Giunta regionale, su proposta della Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti (nella foto). Nel Veronese sono questi i progetti ammessi a contributo:
Lazise: messa in sicurezza di attraversamento pedonale della S.R. 249 Gardesana -Orientale in via Colombara – Ruffoni. € 400.000,00 richiesti, € 200.000,00 ottenuti.
Legnago: lavori di realizzazione nuova bretella di collegamento tra la zona industriale di Legnago via Ponzina e la zona industriale di Cerea via Napoli: richiesti € 610.000,00 ottenuti € 300.120,00.
Minerbe: riqualificazione di un tratto stradale urbano comprendente via Verdi, viale dell’Industria, via Ronchi, ai fini della messa in sicurezza stradale. Contributo richiesto: € 700.000,00, ottenuti € 490.000,00
“Abbiamo subito sfruttato – fa presente la Vicepresidente – una ulteriore disponibilità finanziaria nel bilancio di previsione 2023-2025 e reso possibile un importante scorrimento della graduatoria relativa al bando effettuato nel 2022. Le risorse messe a disposizione sono riservate a progetti, ognuno dei quali ha un significativo impatto sulla sicurezza stradale del territorio veneto, tema quanto mai prioritario per la Regione per la realizzazione di viabilità di accesso, rotatorie, piste ciclabili, percorsi protetti e, in generale, per la riqualificazione di tratti stradali. Si può dire che così facendo cancelleremo trenta punti neri sul territorio e daremo nuovo impulso alla scelta strategica della difesa dell’utenza debole e della mobilità slow in tutta sicurezza, anche quando esistono punti di contatto con la viabilità ordinaria. Non a caso – sottolinea la Vicepresidente – molti degli interventi (circa la metà) sono destinati alla realizzazione di piste ciclabili. E’ una strategia – aggiunge – che si rifà al potenziamento del concetto di sicurezza urbana, per la quale occorre investire in continuazione, trattandosi di uno degli aspetti del futuro della mobilità”.