Non è ancora chiaro che cos’abbiano fatto in realtà i cinque poliziotti delle Volanti di Verona che sono stati arrestati oggi con l’accusa di aver commesso delle violenze nei confronti di persone che erano state fermate o portate in Questura. Non si sa se alla base della decisone del Magistrato, derivante dalle indagini condotte dai loro stessi colleghi della Polizia, siano, come dice qualcuno, delle torture. Come non si sa se quelle che vengono definite tali siano dei semplici schiaffi assestati allo spacciatore o al violento di turno.
Lo si capirà meglio nei prossimi giorni.
Per ora resta il fatto che cinque poliziotti sono stati arrestati – pur se agli arresti domiciliari- e altri dieci denunciati perché, al corrente degli episodi, li hanno coperti in qualche modo. Ed è un fatto che disturba perché tutti noi riponiamo grande fiducia nelle forze dell’ordine, che sappiamo essere costituite da gente preparata, onesta che si trova a mettere a repentaglio la propria incolumità, se non la vita, per garantirci la sicurezza. Il tutto per uno stipendio davvero misero rispetto alla funzione che hanno.
Lo sappiamo tutti che la legge parla chiaro: quando uno viene fermato ha il diritto che non gli venga torto un capello. E sappiamo anche che al momento dell’insediamento il nuovo Questore di Verona, Roberto Masucci, ha voluto sottolineare come il rapporto poliziotto-cittadino deva essere improntato alla cortesia.
Però sappiamo anche con chi gli agenti delle Volanti hanno a che fare tutti i giorni. Gentaglia di ogni risma che in molte occasioni si ribella con la forza, offende e mette le mani addosso ai poliziotti, anche facendone finire qualcuno in ospedale. Spacciatori, ladri, borseggiatori, teppisti con i quali a volte può essere difficile rapportarsi con il codice della cortesia che, nel loro linguaggio è interpretata come debolezza. E che il più delle volte, dopo l’arresto, tornano a girare per Verona dopo poche ore.
Noi semplici cittadini non vogliamo, pur nel rispetto delle leggi, che passi l’idea che l’ultimo baluardo in difesa della nostra sicurezza e della legalità sia o anche solo appaia debole.
La Polizia è al servizio del cittadino. E per servirlo ben venga anche qualche schiaffone.
Il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi a questo proposito ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Non entro nel merito dei fatti di Verona che non conosco e mi auguro che siano avvenuti nel pieno rispetto delle leggi. Voglio semmai precisare che ogni anno 6.000 poliziotti vengono indagati per fare il loro dovere, attaccati dagli avvocati che difendono chi commette reati, dovendo sostenere spese legali di tasca loro. Ho fiducia del loro delicato è importante lavoro per garantire la nostra sicurezza e la legalità. Mi auguro che non si finisca per criminalizzare chi con stipendi bassi mette a rischio la propria vita per garantire la legalità a beneficio di tutti noi. Il tema della tutela delle forze dell’ordine è un tema reale che dev’essere affrontato adeguatamente dalla legge per non incorrere in un eccessivo garantismo dei criminali che demotiverebbe ogni azione di prevenzione e repressione dei crimini”.