Flavio Tosi, deputato di Forza Italia e già Sindaco di Verona, ritorna sulla vicenda dei cinque poliziotti di Verona agli arresti domiciliari e degli altri 17 indagati: «Noto che il garantismo sancito dalla Costituzione italiana non vale più, certi media e l’estrema sinistra sembra abbiano già celebrato i processi con relative sentenze. E, mi spiace dirlo, i Pm che hanno in mano il caso appaiono in qualche modo condizionati dal solito pregiudizio ideologico caro alla sinistra: quindi una narrazione che vede i poliziotti cattivi che fermavano delle persone povere e assolutamente inermi, ovviamente vittime. Pm che hanno chiesto al Questore che molti dei 17 poliziotti indagati siano sospesi dal servizio: si tratta di un giustizialismo sommario, qui ci sono persone e famiglie che con quello stipendio campano, un po’ più di prudenza non guasterebbe. Queste semplificazioni rischiano di distorcere le verità, che saranno accertate con la chiusura delle indagini e poi eventualmente con i processi veri, quelli dei tribunali. In quella sede saranno definite le eventuali responsabilità di ogni indagato, che casomai saranno solamente individuali. Ripeto individuali, non della Polizia tutta come la sinistra che detesta ideologicamente le forze dell’ordine vorrebbe. Ma fino a sentenza definitiva ogni cittadino è innocente, o ce lo siamo dimenticato?».
Tosi ricorda: «Gli agenti quando decidono di mettere in stato di fermo o di portare in sede qualcuno hanno dei validi motivi, non lo fanno per antipatia o, come ho sentito dire da qualcuno in questi giorni, per motivi razziali. Un cittadino perbene, che si comporta correttamente, non finisce in questura ammanettato. E non sputa addosso alle forze dell’ordine, non le minaccia. Un cittadino perbene non delinque, non spaccia droga, non mette in pericolo la pubblica sicurezza. Questo però non si dice, viene omesso dalla narrazione manichea di questi giorni, secondo la quale i poliziotti fermavano delle povere personcine tranquille».
Tosi poi rilancia con preoccupazione le parole del Questore Roberto Massucci, che ha dichiarato che da quando è esploso il caso, chi viene messo in stato di fermo provoca e minaccia ancora più di prima. Riflette Tosi: «Se la Polizia viene delegittimata, come sta accadendo proprio in questi giorni, ovvio che delinquenti, spacciatori ecc. si sentano ancora più impuniti. Già si sentono forti a causa di leggi italiane morbide e alla politicizzazione di una parte della magistratura. Figurarsi adesso, marciano spediti e gioiosi sull’attacco che sta subendo la Polizia. Che invece va difesa, come vanno difese tutte le forze dell’ordine, pilastro della nostra sicurezza».