Venerdì al Congresso Confederale Provinciale di Verona dell’Ugl è stato rieletto per acclamazione come segretario Alberto Pietropoli. Presenti il vicesegretario generale Luigi Ulgiati e i Segretari provinciali di Padova e di Venezia. Sono intervenuti l’europarlamentare Paolo Borchia e l’assessore al Lavoro del Veneto Elena Donazzan. Gli ospiti hanno portato le congratulazioni ad Alberto Pietropoli per la rielezione. Eletti anche i nuovi quadri dirigenti: Consiglieri, Revisori dei Conti, la nuova Segreteria e i delegati che parteciperanno al Congresso regionale e a quello nazionale.
”Vorrei ringraziare tutti – ha dichiarato Pietropoli- per la fiducia che mi è stata riposta e proseguire il nuovo mandato con uno spirito di squadra che ci contraddistingue, realizzando da subito una struttura ancora più espansiva e di qualità Settoriale, con l’obiettivo di crescere ancora di più sul territorio scaligero in sinergia con la Politica, per guadagnare spazi che ci meritiamo e che i lavoratori aspettano da tempo per un vero cambiamento sindacale anche nelle partecipate del Comune di Verona”.
Elena Donazzan intervenendo ha dichiarato: “Il Sindacato ha per me sempre avuto un ruolo importante nella discussione sui temi del lavoro e della gestione delle crisi. C’è stata una stagione in cui i corpi intermedi sono stati messi sotto accusa. Per quanto mi riguarda ritengo invece che vadano tutelati e promossi nella loro capacità di fare sintesi di interessi specifici, nel caso dei Sindacato quelli dei lavoratori”.
“L’Ugl – ha continuato l’assessore al Lavoro- sta affrontando una stagione di congressi che io seguo come Assessore al Lavoro con attenzione”. “L’UGL di Verona è cresciuta molto nell’ultimo periodo, in particolare il settore del terziario che ha visto una rappresentanza crescente e che nell’economia veronese ha un peso significativo. Guardo alle stagioni congressuali con la giusta distanza che si richiede alla politica, ma anche con l’interesse di chiedere sempre un maggior coinvolgimento nelle proposte”. “UGL Verona ha colto la sfida di coinvolgere i lavoratori nelle scelte di sviluppo delle imprese, ben sapendo che l’obiettivo oggi non è quello della mera rivendicazione dei diritti. La stagione dei soli diritti e della rivendicazione su barricate è finita da tempo e in Veneto non è mai stata presente, perché la nostra è una cultura della dignità del lavoro e non della rivendicazione. Forse oggi dovremmo più parlare di una società dei doveri, perché quella dei diritti è stata abbondantemente consolidata”, conclude Donazzan.