Gli episodi criminosi di “criminalità diffusa” rilevati in città dalla Polizia indicano una significativa recrudescenza di fatti violenti che vedono protagonisti giovani ed immigrati. Solo nell’ultima settimana se ne sono verificati 16: scippi ed aggressioni che hanno visto protagonisti e vittime proprio queste categorie di persone. Secondo la Questura non c’è un’emergenza sicurezza, come del resto testimoniato dai dati statistici degli ultimi cinque mesi, in cui è stato registrato un calo complessivo dei reati del 4% rispetto al 2022.
Tuttavia s’impongono delle strategie nell’immediato e nel lungo periodo che vedano le forze dell’ordine al centro di un’attività di prevenzione che deve coinvolgere tutti gli attori che possano contribuire ad un miglioramento sostanziale di tipo culturale nella società veronese. In tale direzione sono stati implementati i servizi in zona stazione, secondo quanto condiviso dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, e sono stati pianificati già da questa settimana servizi di alto impatto anche con l’impiego di risorse del Reparto Prevenzione Crimine.
I controlli riguarderanno il centro, Veronetta e le aree di grande flusso di persone con identificazioni e controlli agli esercizi pubblici dove tradizionalmente si riuniscono persone che vivono ai margini della legalità.
Il focus statistico degli ultimi sei mesi, infatti, dimostra che sono aumentate alcune tipologie di reato: in particolare, sempre rispetto al 2022, è stato registrato un incremento dei furti del 22%; degli scippi del 78%; dei borseggi del 17%; dei furti su auto in sosta dell’80%; dei furti su ciclomotore dell’8%; dei furti di autovetture del 72%; delle rapine del 33% – delle quali, in particolare, del 40% negli esercizi commerciali e del 41% sulla pubblica via.
Dall’analisi emerge in maniere evidente che si tratta di reati per lo più commessi da stranieri: esempio paradigmatico è rappresentato dai dati raccolti relativamente alla zona della stazione, in cui, negli ultimi sei mesi, dei sessantuno autori dei reati commessi, solo cinque sono italiani.
Numerose le iniziative della Questura. Tra queste, la prima “Conferenza provinciale con le comunità straniere”: un incontro con i rappresentanti delle comunità straniere veronesi per affrontare insieme i temi dell’accoglienza, delle difficoltà di accesso alle procedure di rilascio del permesso di soggiorno e della creazione di aree di accoglienza in Questura sicure e dignitose.
Il mese di luglio sarà dedicato al concetto di integrazione e legalità: protagoniste saranno le comunità straniere con le quali da un lato, si devono sviluppare le modalità di accessibilità alle richieste di soggiorno che rappresentano per loro un’opportunità di legalità e, dall’altro, si devono promuovere una serie di attività sul territorio idonee a prevenire quei comportamenti che, se non intercettai per tempo, possono sfociare in episodi di criminalità.