Oggi pomeriggio s’è riunito il Consiglio d’Indirizzo della fondazione Arena per affrontare la questione della delibera di nomina del Cda di Arena di Verona srl che il Sindaco, che è anche Presidente della Fondazione, aveva contestato. Che fosse ai ferri corti con la Sovrintendente Cecilia Gasdia, della quale non aveva gradito la nomina da parte del Ministro della Cultura del governo Meloni, era noto. Ma che arrivasse ad abbandonare il Consiglio d’Indirizzo, segno di una guerra aperta fra lui e il consiglio della più importante istituzione culturale di Verona, peraltro in un momento così topico come il Festival del Centenario, nessuno se lo sarebbe aspettato.
Durissimo il suo comunicato. “Ogni tentativo di agire in modo legittimo e corretto -dichiara Tommasi- a quanto pare risulta proprio invano. Sembra che non ci siano altre strade che ricorrere al vaglio dei giudici. E tutto ciò mi riempie di amarezza”.
Lo scontro è divampato quando il sindaco ha fatto entrare nell’aula del CdI l’avvocato Lamberto Lambertini, che avrebbe dovuto illustrare le argomentazioni giuridiche a sostegno dell’illegittimità della delibera di nomina del CdA di Arena di Verona srl fatta dalla Gasdia. La presenza di Lambertini è però stata subito contestata dal Presidente dei revisori dei Conti, che ha abbandonato la riunione in segno di protesta, dato che l’avvocato non aveva titolo per partecipare alla seduta. Tommasi, convinto che “con la loro uscita, i revisori hanno determinato così la fine della seduta consiliare” se n’è andato assieme all’avvocato e a due consiglieri.
Di diverso parere la Gasdia e la maggioranza del Consiglio d’Indirizzo, che sono rimasti presenti ritenendolo valido in quanto costituito legittimamente, anche senza il presidente dei Revisori. La discussione dell’ordine del giorno è così continuata ed il CdI ha deliberato regolarmente. E in base ad un parere ‘pro veritate’ del prof. Zuppini, ha ritenuto legittima la delibera di nomina del cda di Arena di Verona srl che il sindaco contestava.
Quello che è accaduto oggi è effettivamente molto grave e scava un solco ancora più profondo fra il Sindaco e la Fondazione Arena. Anche se dai commenti che si registrano dopo l’accaduto l’atteggiamento della Sovrintendenza, nell’interesse comune, è ben lungi da voler coltivare tensioni con l’Amministrazione Comunale.