Il sollevamento in quota delle persone e delle loro attrezzature da lavoro, è uno degli aspetti che caratterizza molte attività che vengono svolte nel nostro paese. Per poter avere un accesso sicuro in quota si ricorre all’impiego di appositi macchinari per il sollevamento che sono le piattaforme aeree. Utilizzate principalmente nell’edilizia e nell’industria, queste macchine sono estremamente versatili e rappresentano degli importanti alleati anche in caso di emergenze naturali.
Proprio la loro adattabilità ad ogni contesto in cui bisogna intervenire, fanno del noleggio di piattaforme aeree il metodo a cui si fa più ricorso in Italia per poterle utilizzare.
Le piattaforme aeree sono una categoria di macchine, composta da quattro tipologie con caratteristiche e utilizzi specifici. Ricorrendo al noleggio si può avere a disposizione di volta in volta, la piattaforma aerea che meglio si adatta all’operazione da effettuare.
Le piattaforme si dividono in autocarrate e semoventi; per entrambe è necessario che l’operatore sia in possesso della specifica abilitazione per la manovra in sicurezza. Le piattaforme autocarrate, come suggerisce il nome, hanno una struttura composta da un braccio articolato dotato di cesta installata direttamente su di un autocarro cabinato.
Questo tipo di piattaforma può circolare liberamente su strada ed è sufficiente la patente B per guidare la maggior parte dei modelli. L’operatore può così raggiungere il punto di lavoro ed iniziare subito le operazioni di sollevamento. Le piattaforme semoventi non hanno un carro cabinato e non possono perciò circolare su strada. Devono essere trasportate con mezzi idonei nel luogo in cui andranno ad intervenire, ma possono poi muoversi in autonomia.
Sia la piattaforma articolata che la piattaforma cingolata sono equipaggiate con un braccio articolato che consente all’operatore in cesta di raggiungere anche i punti più difficili evitando ostacoli aerei come cavi o rami.
La piattaforma articolata ha un carro gommato dalle dimensioni compatte che ne permette un agile manovra. La piattaforma cingolata è montata su di un carro che sfrutta i cingoli come trazione; può muoversi anche su superfici sconnesse garantendo il movimento anche su prati o sentieri sterrati.
L’ultima tipologia di piattaforma aerea è quella verticale, anche detta scissor. La cesta in questo caso è più ampia rispetto alle piattaforme precedenti ed è montata su di un carro gommato. Il sistema di sollevamento si basa su di una serie di segmenti metallici incrociati a forbice che permette all’operatore di sollevare la piattaforma all’altezza desiderata. Non essendo dotata di braccio, come le altre versioni di piattaforma, la verticale non può sbracciare.
Anche quando si verificano emergenze naturali si ricorre all’utilizzo di queste macchine dato che possono raggiungere quote elevate, consentendo agli operatori di lavorare in sicurezza. Le maggiori emergenze naturali che possono verificarsi nel nostro paese sono terremoti e alluvioni da cui spesso derivano delle frane, oppure raffiche di forte vento. Questi eventi possono causare gravi danni e talvolta rappresentano un pericolo di notevole entità. Risulta perciò fondamentale intervenire rapidamente per mettere in sicurezza l’area coinvolta.
È importante sottolineare che le piattaforme aeree sono concepite e costruite per svolgere lavori edili o nei contesti industriali. In caso di emergenze possono però essere sfruttate per effettuare interventi analoghi a quelli per cui sono effettivamente pensate.
Le piattaforme aeree sono utilizzate per ripristinare la rete elettrica, dato che spesso subisce danni quando vi sono eventi naturali.
Le autocarrate sono le tipologie di piattaforma a cui si va maggiormente ricorso in questi casi perché l’operatore può spostarsi autonomamente per intervenire su più punti della rete.
Spesso si deve procedere rapidamente al taglio di rami che possono essersi in parte spezzati, evitando così che la loro caduta possa rappresentare un pericolo. Per questi interventi vengono usate le piattaforme autocarrate oppure le cingolate, che possono muoversi anche su terreni non lineari.
Accade spesso che il vento forte, o la caduta degli alberi che ne è una diretta conseguenza, crei danni a tetti o grondaie. Molto spesso questo accade nei centri città in cui gli edifici storici sono più delicati. Le piattaforme articolate permettono di intervenire rapidamente in queste circostanze e, grazie alle dimensioni compatte, possono muoversi evitando gli ostacoli a terra.
Per la messa in sicurezza degli edifici e delle strutture all’aperto si ricorre principalmente a piattaforme che possono sbracciare. È però altrettanto vero che le emergenze naturali possono creare danni anche all’interno di edifici, stabilimenti industriali o monumenti.
In questi casi per svolgere piccoli interventi di ristrutturazione o di manutenzione alle strutture o agli impianti possono essere impiegate le piattaforme verticali.
Quando si verificano terremoti scattano automaticamente una serie di verifiche e di controlli alle infrastrutture più importanti, come ad esempio ponti o cavalcavia.
In questi casi se la struttura non è particolarmente alta possono essere utilizzate le piattaforme aeree. Se invece è necessario intervenire su un cavalcavia piuttosto alto, come quelli che si trovano nelle autostrade, si ricorre alle piattaforme sottoponte. Questa particolare piattaforma consente di lavorare in negativo, ovvero scendere direttamente dalla strada al di sotto del ponte per poter effettuare ispezioni o interventi sui pilastri o altri elementi strutturali.
Le piattaforme aeree sono macchine estremamente versatili che possono essere impiegate in situazioni anche molto diverse tra loro. Anche a seguito di emergenze naturali, è possibile sfruttare le loro caratteristiche per operare al meglio e avere un accesso sicuro in quota.