L’Arena di Verona torna protagonista della lotta contro la violenza sulle donne. Sul palco del 26 settembre Fiorella Mannoia insieme ad Alessandra Amoroso, Annalisa, Samuele Bersani, Brunori Sas, Elodie, Emma, Francesca Michielin e Tananai. Il ricavato dei biglietti, disponibili da domani, 4 luglio, sarà devoluto ai centri e rifugi antiviolenza
Ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa, il 60% delle donne che escono dai rifugi non raggiungono l’autonomia economica, l‘Italia è scesa dalla posizione 63 alla 79 nella classifica mondiale del global gender gap, e lo stato investe solo lo 0,56% del bilancio per aiutare le donne vittime di violenza. I dati parlano chiaro. Da qui nasce Una Nessuna Centomila, con l’obiettivo di usare il valore aggregante della musica per portare in auge un tema centrale nella società italiana, e la tappa di quest’anno sarà all’Arena di Verona.
Il concerto mira a dare un sostegno concreto ai centri e ai rifugi che aiutano le donne vittime di violenza, non solo ad uscire da situazioni tragiche ma anche a ricostruirsi una vita e a raggiungere l’essenziale indipendenza economica. Alla presentazione di questa mattina è intervenuto anche Ferdinando Salzano che ha spiegato che l’obbiettivo è che l’intero incasso venga devoluto ai centri antiviolenza, senza detrarre alcun costo di produzione, se non quelli obbligatori dell’Iva e della Siae, proprio come per Italia Loves Emilia. E questo sarà possibile grazie all’aiuto di sponsor e al sostegno delle istituzioni.
Non è la prima volta che l’Arena ospita un concerto di Una Nessuna Centomila. Nel 2016 era riuscita a portare nell’anfiteatro dieci mila spettatori e a raccogliere 150mila euro grazie alle sette artiste ideatrici del progetto. Quest’anno, insieme a loro, ci saranno sul palco anche nuove voci, tra cui tre cantanti uomini.
Alla presentazione di stamattina è intervenuta anche Cecilia Gasdia, sovraintendente dell’Arena, che ha ricordato il ruolo chiave della lirica in tema di violenza sulle donne, a partire da Carmen, uccisa dal suo amante, o Gilda del Rigoletto, che decise di sacrificare la propria vita per salvare quella del suo carnefice, fino ad arrivare a Madama Butterfly. “La musica dell’opera ha portato e porta alla conoscenza di tutti i tipi di violenza sulle donne. Per questo motivo lavorerò perché anche il mondo dell’opera affianchi e collabori con la Fondazione”, ha spiegato la sovraintendente. Alla Gasdia ha fatto eco anche Cecilia Baczynski, DG di Arena di Verona SRL, che ha ricordato questa mattina la necessità e l’impellenza di un cambiamento culturale.
Fulcro centrale degli eventi Una Nessuna Centomila è raccogliere fondi da investire nelle associazioni, e non solo nei singoli progetti, per permettere un loro funzionamento costante. I centri e i rifugi antiviolenza sono infatti obbligati a presentare continuamente dei progetti, che spesso hanno lunghi tempi burocratici, per sopravvivere. Nel frattempo, volontari e professionisti specializzati che lavorano silenziosamente necessitano di un sostegno, economico ma anche di comunicazione. Sono infatti tra le 25 e le 30 mila le donne che ogni anno riescono a liberarsi da situazioni di violenza grazie all’aiuto dei centri, che oggi più che mai hanno bisogno di una “chiamata alle armi gentili”, come l’ha descritta Fiorella Mannoia durante la conferenza di questa mattina.