Più di un quarto degli incidenti stradali che vedono coinvolti gli utilizzatori di biciclette, monopattini o che si spostano a piedi, a Verona e Vicenza, è collegato all’uso di alcol o sostanze stupefacenti. È questo il risultato emerso dal primo studio in Italia e all’estero svolto dall’Istituto di Medicina Legale di Verona, sulle analisi dei dati tossicologici relativi ai casi di incidenti stradali processati dal 2019 al primo quadrimestre del 2023 con specifico focus sulla mobilità sostenibile.
Un dato che fa riflettere, e che deve richiamare ad una maggiore attenzione di chi si mette alla guida di una bici, di un monopattino o va semplicemente a piedi sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Oggi in Comune sono stati presentati i risultati preliminari del progetto Prevenzione dell’Incidentalità Stradale Alcol-Droga correlata su pedoni, ciclisti e utilizzatori di mobilità elettrica su due ruote, proposto al Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che andrà avanti fino a fine anno e di cui l’Istituto di Medicina Legale di Verona è stato parte attiva dal punto di vista tecnologico.
L’Istituto dal 2009 sta svolgendo questa attività ed è uno dei tre centri operativi regionali assieme a Padova e Venezia. L’attività ha subito un’ulteriore spinta dall’anno scorso quando nel 2022, in partenariato con la Polizia locale di Verona, ha ricevuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche Antidroga alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto PISAD.
Nel mondo ogni anno muoiono 1,35 milioni di persone per incidenti stradali. E’ la prima causa di morte tra i 5 e 29 anni. La seconda è il suicidio.
Nel 2021, in Italia, gli incidenti stradali con lesioni a persone che hanno coinvolto almeno un monopattino elettrico sono stati 2.101, con 9 vittime e 1.980 feriti di cui 1.903 conducenti e 77 passeggeri. Si sono inoltre contati 1 morto e 127 feriti tra i pedoni investiti. Invece le biciclette elettriche o e-bike, sempre nel 2021 e sempre in Italia, sono state coinvolte in 691 sinistri, con 13 vittime e 641 feriti.
Se il numero di casi rimane stabile per biciclette e pedoni, si segnala un incremento riguardo ai monopattini, una tipologia di mobilità che richiede performances psico-fisiche molto elevate e che vede conducenti di fasce d’età molto giovani. Il 12% è risultato positivo all’alcol, il 14% alle sostanze stupefacenti e il 3,6% ad entrambe, per un totale di quasi un 30%.
Dei soggetti coinvolti in incidenti stradali, per lo più maschi con un’età media di 43 anni, il 17,7% era in stato di ebbrezza, cioè con concentrazione di alcol superiore a 0,5 g/L, e il 54,5 % di questi superiore all’1,50 g/L.
Il 17,6% è stato trovato positivo soprattutto per cannabinoidi, cocaina e metaboliti e benzodiazepine.
Gli incidenti su mobilità sostenibile sono 830 sui 7904 complessivi. 629 in bicicletta (età media di 48 anni), 142 pedoni (età media 50 anni) e 59 monopattini (età media 30 anni), con prevalenza di genere maschile.
I controlli sulle biciclette hanno rilevato una positività all’alcol pari al 10,7%, mentre pari al 12,9 alle sostanze stupefacenti.
Riguardo ai pedoni, il 14,1% è risultato positivo all’alcol mentre il 14,8% alle sostanze stupefacenti.
Il dato si alza in maniera rilevante invece per i monopattini, con il 27,1% positivo all’alcol e il 23,7% alle sostanze stupefacenti.
In generale i risultati totali sulla mobilità sostenibile hanno rilevato un 47% di tassi alcolemici superiori all’1,50 g/L, e l’identificazione soprattutto di cannabinoidi per quanto riguarda il tasso di stupefacenti.
Nell’ambito di questo progetto sono stati fatti 1034 controlli sui conducenti di monopattini non coinvolti in incidenti, 96 di questi risultati positivi all’alcol. A breve partirà una massiccia campagna di comunicazione che sarà affiancata da continui controlli grazie all’acquisto di due etilometri di ultima generazione, cinque etilometri precursori istantanei a cui si aggiungeranno 4000 etilometri monouso che verranno messi a disposizione dei cittadini. A supporto di un migliore servizio sul territorio sarà anche il nuovo Del sul codice della strada che, una volta entrato in vigore, permetterà agli agenti di fare un prelievo della mucosa dal cavo orale senza dover ricorrere al prelievo di sangue eseguito da medici.