Rispetti la legge! Ieri l’ingresso delle Famiglie Arcobaleno nella Consulta comunale della Famiglia e l’annuncio di Damiano Tommasi che esaminerà personalmente le eventuali richieste di trascrizione all’anagrafe di bambini da coppie omogenitoriali. Oggi la replica di Maddalena Morgante, parlamentare e coordinatrice regionale del dipartimento Pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili di FDI: «Non esiste alcun vuoto normativo. La legge c’è ed è chiara ed è a tutela dei bambini – sottolinea Morgante in un post su Instagram -. Damiano Tommasi mente sapendo di mentire e si fa forte con una vanteria dicendo ‘esaminerò io le pratiche’, ben sapendo che nessuno ha mai presentato agli uffici di Verona una tale domanda. Il percorso per iscrivere all’anagrafe i bambini è molto chiaro e la tutela nel loro massimo interesse è stata ben ribadita e tracciata anche dalla Corte di Cassazione a sezioni unite. I bambini in Italia hanno tutti i diritti fin dall’inizio perché il padre biologico, nel caso dell’utero in affitto, può essere registrato immediatamente. I sindaci non possono ignorare o violare la legge e non dovrebbero favorire pratiche che rappresentano una nuova forma di schiavitù a danno delle donne. E’ poi paradossale che nella Consulta Comunale della Famiglia – famiglia che è chiaramente descritta nell’articolo 29 della Costituzione Repubblicana – si accetti un’associazione che ha fra i suoi scopi quello di incentivare la pratica dell’utero in affitto, pratica vietata dalla legge italiana!
Non si può essere per la famiglia così come descritta dalla nostra Costituzione e contemporaneamente per l’utero in affitto, pratica “condannata” duramente anche dalla Corte Costituzionale. Damiano Tommasi scelga da che parte stare e non si nasconda dietro la retorica».