L’Amministrazione scrive il lieto fine sulla vicenda del ponte pedonale sulla ferrovia che unisce Parona al Chievo e viceversa. Un percorso sopra l’Adige che per decenni è stato utilizzato da pedoni e ciclisti come passaggio strategico di collegamento tra i territorio delle Circoscrizioni 2^ e 3^. Tutto bene fino all’autunno scorso quando, per decisione di Rete Ferroviaria Italiana che proprietaria della struttura, il passaggio è stato interdetto per ragioni di sicurezza. Da qui le richieste che da più parti sono arrivate all’Amministrazione, dai singoli cittadini come dalle Circoscrizioni interessate, affinchè si attivasse per ottenere la riapertura del ponte pedonale.
E così è stato. Grazie agli incontri intercorsi nei mesi scorsi tra gli uffici del Comune e di RFI, si è riusciti a trovare una soluzione che andrebbe a soddisfare tutte le parti e che permetterebbe soprattutto ai cittadini di continuare ad usare il passaggio pedonale.
Si tratta di una convenzione tra le due parti che impegna il Comune ad effettuare i lavori necessari per mettere in sicurezza il passaggio, soprattutto i due accessi al ponte, a dotarlo di adeguata segnaletica stradale, ad occuparsi della vegetazione presente e degli interventi di pulizia dell’area. Da parte sua RFI, concede il passaggio del ponte a pedoni e cicli portati a mano, come richiesto dall’Amministrazione.
Per tale operazioni, il Comune ha messo a disposizione la somma di 45mila euro. Quanto ai tempi, sono già in programma gli incontri per definire modalità di avvio della convenzione e quindi la possibilità da parte dei cittadini di usufruire del ponte ferroviario pedonale.
“Abbiamo messo a disposizione alcuni fondi per dare risposte a richieste del territorio – spiega l’assessore al Bilancio Michele Bertucco -. Una di queste è la necessità per i cittadini di poter usare il ponte pedonale ferroviario che unisce Parona al Chievo e viceversa, un passaggio usato da decenni ma dall’autunno scorso è stato chiuso, mettendo in difficoltà pedoni e ciclisti. Ci siamo pertanto attivati con RFI che è proprietaria della struttura per trovare una soluzione che soddisfacesse entrambe le parti. La convenzione va in questa direzione così come la somma messa a disposizione per effettuare i lavori al fine di garantire la sicurezza del passaggio”.