Giovedì, Stazione Porta Nuova: gli agenti della Polizia Ferroviaria dovevano arrestare uno spacciatore. Uno dei tanti arresti in un’area che appare sempre più in balia dei delinquenti. Ma si è trasformato in un gravissimo attacco alla Polizia.

Mentre i poliziotti arrestavano uno spacciatore marocchino colto in flagranza e lo ammanettavano, com’è normale che sia, sono stati circondati da una ventina di stranieri accorsi in aiuto del connazionale che costringevano gli agenti, per evitare conseguenze gravi, a toglierli le manette. Dopodiché lo spacciatore si dava alla fuga. Ma per poco, perché veniva individuato dalle Volanti in piazza Pradaval. Per bloccarlo e portarlo in Questura ci sono voluti dieci agenti! Nell’operazione tre poliziotti hanno riportato contusioni, escoriazioni e distorsioni guaribili in 7 giorni e un altro agente una lesione curabile in 30 giorni s.c. Il marocchino era lo stesso riconosciuto tra quelli che, la scorsa settimana, avevano accerchiato una Volante con l’intento di impedire il controllo di un altro straniero. Il giudice, al processo per direttissima svoltosi in mattinata odierna, ha disposto nei confronti del giovane la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di San Bonifacio.
Non è tanto l’arresto e la pena a stupire. Di spacciatori ce ne sono ovunque e ogni giorno la Polizia ne pizzica qualcuno. E nemmeno la pena deve meravigliare: ormai nel nostro paese vengono comminate sanzioni che già al momento della sentenza si sa che non verranno mai applicate. Chi è che controllerà se lo spacciatore dimorerà davvero a S. Bonifacio. E poi: dimorare S.Bonifacio è forse una pena? Ed è una pena adeguata per uno spacciatore di droga che si ribella e manda gli agenti in Ospedale?
Ma il fatto ancora più grave, e di cui a molti sfugge la gravità, è che lai Polizia sia stata circondata dagli stranieri e costretta a liberare un loro connazionale. Si tratta di una atto gravissimo che fa passare il messaggio che a Verona esiste un’area fuori controllo dove nemmeno le forze dell’ordine sono in grado di far rispettare la legge se si trovano davanti ad un numero preponderante di delinquenti. Un fatto gravissimo e inaccettabile.