(di Bernardo Pasquali). Il Biologico Italiano si avvia a raggiungere con grande anticipo l’obiettivo del 25% di superficie dedicata prevista dalla Strategia Farm to Fork. Un risultato lusinghiero che però evidenzia anche uno stato si sofferenza dei consumi, soprattutto per quanto riguarda i prodotti tradizionali che hanno sempre fatto da traino come l’ortofrutta. In generale le famiglie, dopo il dato negativo del 2022 (-4,6%), migliorano la performance ma di poco con un aumento risicato dello 0,5%. Cala anche l’incidenza delle vendite di Biologico sulla spesa alimentare complessiva, scendendo dal 3,9% al 3,6%.
In alcune regioni già raggiunto il 25% del Farm to Fork
Secondo l’ultimo rapporto ISMEA presentato a L’Aquila, 2022, Toscana, Marche, Lazio, Basilicata, Calabria e Sicilia hanno già raggiunto il target del 25% di superficie dedicata al Biologico. Tutte le altre stanno crescendo a ritmi vertiginosi e raggiungeranno il valore con anticipo rispetto al termine del 2030. Nel 2022 la superficie biologica italiana ha superato i 2,3 milioni di ettari, con una crescita del 7,5%. Oggi rappresenta il 19% circa di tutta la superficie agricola utilizzabile censita dall’ISTAT.
La Provincia Autonoma di Trento fa registrare l’incremento più alto con un +43%, bene la Liguria +19,9%, la Sardegna +14%, la Sicilia + 22,5%, la Puglia +11,9%. In Veneto rimangono pressoché stabili mentre dimostrano una flessione tra il 2 e il 5% le regioni Basilicata, Umbria, Friuli Venezia Giulia e Molise.
+ 121% i Suini allevati in regime biologico
Solo gli ortaggi flettono come superficie a loro dedicata (-0,4%). Per il resto i dati sono tutti in forte crescita. I seminativi raggiungono quota 40% con le coltivazioni industriali che aumentano del 18%. Aumentano anche le colture permanenti nel campo ortofrutticolo (+9%) grazie in particolare agli incrementi di mandorleti, agrumeti, oliveti da olio, noccioleti e vigneti. Grandi aumenti invece nel campo dei capi allevati in regime Biologico. Salgono i bovini +10,5% ma soprattutto c’è un cambio di rotta negli allevamenti suinicoli con un dato di rottura del sistema con un +121%. Calano solo gli ovini con un -1,4% dei capi.
Trend inarrestabile di crescita degli operatori biologici certificati
Rispetto al 2021 il numero di operatori del Biologico certificati aumenta del 7% rispetto al 2021. Ad oggi il numero di aziende si attesta a circa 92.000 unità, tra produttori, preparatori e importatori. il dato più importante è la crescita dei produttori esclusivi con attività di coltivazione del fondo agricolo che sono cresciuti del 10,1% rispetto al 2021. I produttori preparatori aumentano anch’essi, ma in modo meno significativo, del 3,6%.
I consumi delle famiglie arrancano ma cresce il comparto extradomestico
Dopo il crollo del 2021 (-4,6%), il 2022 rimane stagnante ad un +0,5% raggiungendo un valore di 3,66 miliardi di euro. Un valore lontano dalla crescita del segmento alimentare che quota a +6,4%. Calano i valori di consumo dell’ortofrutta -2,8% e dei derivati dei cereali -3,4%. Anche il vino e gli Spumanti Biologici ne risentono con un calo del 3,7%. L’effetto inflazione morde evidentemente il comparto del biologico, soprattutto riguardo ai beni di prima necessità.
Dati molto confortanti arrivano invece dal settore extradomestico. Il Biologico nei bar, ristoranti e pubblici esercizi cresce e, più della metà dei bar (54,4%) e oltre i due terzi dei ristoranti (68,4%), dichiarano di fare uso di prodotti biologici. Un ottimo segno di ripresa anche per il dopo caro inflazione.