Consolidare i progetti di successo a vantaggio dei giovani under 30 per creare dei modelli da esportare in altri territori. È questo il principio che ha guidato il Consiglio di amministrazione di Fondazione Cariverona nel deliberare il sostegno a 16 iniziative che coinvolgeranno Verona, Vicenza, Belluno, Mantova e Ancona nell’ambito del bando Giovani protagonisti – Buone pratiche territoriali.
Alla provincia di Verona sono stati assegnati 497 mila euro su un totale di 1,3 milioni per sei progetti già sperimentati in contesti scolastici, extrascolastici o comunitari che hanno raggiunto i risultati previsti, offrendo ai giovani l’occasione di diventare protagonisti sviluppando competenze, capacità di orientamento e spirito d’iniziativa.
“Con questo bando vogliamo contribuire a trasformare le esperienze positive in buone pratiche e in modelli da replicare anche in altri contesti, creando nuove opportunità per gli under 30″, spiega Filippo Manfredi, direttore generale della Fondazione. “Se un progetto ha avuto successo a Verona, perché non pensare che possa aiutare anche i giovani di Mantova o di Belluno? Come Fondazione desideriamo infatti facilitare una contaminazione di idee e promuovere un patrimonio di conoscenze condivise a vantaggio dei nostri territori: è una priorità trasversale che plasma tutta la nostra azione e che abbiamo voluto inserire anche nei nostri documenti programmatici”.
Circa un terzo delle candidature selezionate dal Consiglio nasce da iniziative di successo sostenute in passato da Fondazione Cariverona, mentre quasi un quarto proviene da territori al di fuori delle cinque province di riferimento. Ora ogni progetto affronterà una prima fase di co-design e co-progettazione per consolidare e sistematizzare la buona pratica nella provincia apripista. In un secondo momento si passerà, invece, alla diffusione nel territorio ospite. “Nel contesto particolarmente delicato per i giovani come quello attuale”, sottolinea Manfredi, “è importante usare bene le risorse, capitalizzando i progetti che hanno già generato un impatto positivo nelle vite di tanti under 30. Anche se spesso non fanno notizia, queste storie di successo ci sono: vanno fatte emergere, potenziate e aiutate a crescere”.
Dalla scuola informale contro la dispersione scolastica all’educazione finanziaria, le iniziative sostenute dal bando adottano diversi approcci per valorizzare al meglio il talento e sviluppare il potenziale dei giovani, contribuendo a dare risposte a sfide urgenti. L’Italia è infatti fanalino di coda per percentuale di Neet in Europa: nel nostro Paese i giovani tra i 15 e i 24 anni che non studiano né lavorano sono il 19,8% del totale, drammaticamente oltre la media europea che è del 10,8% e lontanissima dal 5-6% di Paesi come Olanda, Svezia e Norvegia.
A preoccupare è anche il fenomeno dei cervelli in fuga: dal 2015 in poi, ogni anno 50 mila giovani in media hanno cercato fortuna fuori dall’Italia, tanto che nel 2022 la percentuale di expat è di circa uno su dieci. Oggi, inoltre, gli under 30 residenti all’estero sono oltre 1,8 milioni. “L’obiettivo di iniziative come quella che abbiamo messo in campo – conclude Manfredi – è contribuire a invertire questa deriva sostenendo buone pratiche che si sono già dimostrate efficaci, per dare ai ragazzi l’opportunità di contribuire a scrivere il futuro dei loro territori”. Questi in estrema sintesi i progetti sostenuti.
Cooperativa Energie Sociali Onlus per il progetto: Anno Unico – Una scuola informale contro la dispersione scolastica. Dal territorio apripista di Saronno al territorio ospite di Verona (con estensione anche a Vicenza), questo approccio innovativo con forte valore pedagogico vuole far fronte al fenomeno della dispersione scolastica, proponendo una “scuola per chi non va a scuola” collegando le scuole secondarie e gli istituti professionali per garantire il reinserimento. Contributo di 94 mila euro.
Spazio Aperto Società Cooperativa Sociale Onlus per il progetto: GIO, Get Better. Dai territori apripista di Castelnuovo del Garda, Lazise, Peschiera, Valeggio sul Mincio ai territori ospiti di Villafranca, Mozzecane, Bussolengo e Caprino e un contributo di 70 mila euro, mira a contrastare dispersione scolastica e solitudine di giovani e adolescenti “fragili” tra gli 11 e i 18 anni insistendo sulla pratica laboratoriale, creativa ed esperienziale come linguaggio universale per potenziarli e motivarli.
Mag Mutua per l’Autogestione cooperativa sociale col progetto Educazione finanziaria: un video e un gioco da ragazzi/e!. Dal territorio apripista di Comune e Provincia di Venezia al territorio ospite di Verona, con un contributo di 95 mila euro, punta a valorizzare i giovani (14-20 anni) attraverso laboratori interattivi e coinvolgenti, rimuovendo problemi legati al basso livello di educazione finanziaria, che spesso da adulti causano problemi economici che vincolano o riducono le possibilità di scelta.
Comune di San Bonifacio col progetto TAG EST – Territorio Attivo Giovani Est Veronese e un contributo di 99 mila euro con apripista 37 Comuni dell’Ovest Veronese (capofila Sona) e territori ospiti 16 Comuni dell’Est Veronese, intende limitare l’emigrazione dei giovani valorizzando le opportunità formative e lavorative locali. L’obiettivo è connettere adolescenti e giovani al territorio, attraverso esperienze di cittadinanza e di protagonismo per dare loro un futuro sempre più a rischio dopo la pandemia.
Fondazione Aida con il progetto Libri da pic-nic per un allenamento smart: i giovani protagonisti con i podcast audio, con una vasta area del Mantovano e Cremona come apripista e quattro quartieri di Verona capoluogo, i comuni di Castelnuovo del Garda e Casaleone per Verona e Thiene, Schio e Cassola per Vicenza, con un contributo di 40 mila euro, propone di coinvolgere gli adolescenti 11-15 anni in luoghi sportivi e naturalistici per la promozione della lettura attraverso la modalità dei podcast.
La Camera di commercio di Mantova col progetto Economia Circolare: Conosci, Comunica e Cambia!, apripista Mantova e territori ospiti Verona, Vicenza e Belluno, contributo di 99 mila euro, richiama i giovani studenti a diventare protagonisti del cambiamento sui temi della sostenibilità, attivandosi nella conoscenza e nella comunicazione dei temi attraverso competenze trasversali e digitali e producendo idee di cambiamento. Tre i fronti d’azione: disseminazione, trasferibilità e replicabilità/ sostenibilità.