La decisione farà discutere e riporta in primo piano un tema etico assai delicato. Poco fa, la Regione Veneto ha comunicato che “In merito alla comunicazione odierna dell’associazione Luca Coscioni, riguardante la paziente oncologica “Gloria”, di 78 anni, che ha richiesto l’avvio della procedura di morte assistita, la direzione sanità e sociale della Regione – come comunicato ai legali della paziente – tramite l’Ulss di riferimento, sta percorrendo con estrema puntualità e attenzione l’iter previsto dalla normativa, consapevoli e partecipi anche del forte impatto umano sulla signora, sui familiari e sugli amici. Nella massima tutela della privacy è possibile confermare che la procedura è stata attivata ed è stato verificato che coesistono le condizioni richieste dalla legge, di:
1- patologia irreversibile
2- grave sofferenza fisica o psicologica
3- dipendenza da trattamenti di sostegno vitale
4- capacità di prendere decisioni libere e consapevoli. Alla signora è stato comunicato il parere favorevole, precisando comunque che nell’immediatezza dell’evento sarebbe stata oggetto di rivalutazione, per garantire la conciliazione dell’esigibilità del diritto con il rigoroso rispetto della normativa. Per questo verrà rivista a domicilio nelle prossime giornate e, effettuata quest‘ultima verifica, potrà essere dato il nulla osta alla consegna del farmaco e altro materiale, già predisposti.