Nelle ultime due settimane si sono intensificate in farmacia le segnalazioni di morsi di zecca ai danni di animali e di esseri umani soprattutto a seguito di passeggiate nei boschi  e zone limitrofe, ma non solo. Come indica il Ministero della Salute le zecche possono trasmettere alle persone agenti patogeni responsabili di diverse malattie come rickettsiosi (febbre bottonosa del Mediterraneo), encefalite virale da zecche (TBE, Tick Borne Encephalitis), borreliosi di Lyme e la febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF).

Le principali malattie trasmesse dalle zecche ai cani sono la Malattia di Lyme, l’encefalite da zecca TBE, la Babesiosi, l’Ehrlichiosi canina, l’Anaplasmosi. le Rickettsiosi. Per quanto riguarda i gatti la Cytauxzoonosi e un’infezione trasmessa dalle zecche che possono provocare anche Ehrlichiosi ed epatozonosi.

«Se si individua una zecca la cosa migliore da fare è rivolgersi quanto prima al veterinario di fiducia per gli animali da compagnia e al medico per gli esseri umani – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona – anche perché le probabilità d’infezione sono basse se la zecca resta attaccata alla cute per meno di 36-48 ore.  Per  chi ha familiarità con questo pericoloso parassita sono disponibili anche piccoli presidi medici di tipo meccanico che, però, devono essere usati solo su istruzione del veterinario altrimenti si rischia di provocare ancora più danno alla salute dell’animale.

Le alte temperature favoriscono la proliferazione di questi parassiti ed è quindi fortemente consigliata per tutta l’estate e fino all’autunno, la prevenzione attraverso vaccinazione veterinaria, collarini antiparassitari e  pipette (spot-on) oppure spray cutanei repellenti, facendo sempre attenzione a somministrare i prodotti studiati per ogni specie animale.

Efficaci anche gli spray repellenti ad uso umano, da spruzzare sia sulla pelle che su gli indumenti, associati al corretto abbigliamento che prevede calzettoni e scarponcini alti se ci si appresta alle passeggiate in natura avendo cura di indossare anche cappellini a falda o foulard su spalle e collo perché le zecche non si posizionano solo tra l’erba e nei muretti, ma anche sui rami per lasciarsi poi cadere dall’alto sulla “preda” quando questa si appresta a passare sotto l’albero».