Ieri i parlamentari veronesi Marco Padovani e Paolo Tosato sono stati alla Elcograf per incontrare il direttore generale, Maurizio Vercelli Dequarti e la rappresentanza sindacale dello stabilimento veronese e analizzare il quadro di settore e l’andamento dell’azienda che occupa 815 lavoratori in 6 stabilimenti.
La crisi della carta stampata e gli aumenti dei costi della materia prima hanno colpito anche l’Elcograf. Nel 2022 ha avuto una contrazione di volumi per i prodotti pubblicitari e commerciali del 18,7%, del 6,4% per le riviste e, per la prima volta del 8,4% sul prodotto libro. Da segnalare il calo dell’export del 12% sempre su base nazionale. Complessivamente c’è stata una contrazione del 5% del fatturato rispetto l’anno precedente.
Il tasso medio di utilizzo degli impianti si è attestato al 47,7%, con un ulteriore calo a maggio di quest’anno al 30,7%. Lo stabilimento di Verona si è posizionato a maggio attorno al 40%.
Durante l’incontro è anche stata fatta un’analisi della capacità produttiva del settore offset con particolare riferimento all’articolazione dello stabilimento di Verona.
A fronte di questo quadro complessivo settoriale e specifico aziendale, i sindacati e l’azienda hanno chiesto ai parlamentari presenti alla riunione di proporre nelle sedi istituzionali il congelamento del “quinquennio mobile” per garantire continuità degli ammortizzatori sociali.
L’Azienda supportata da Assografici formulerà ai parlamentari una serie di proposte migliorative per il supporto al settore della carta stampata.
Al termine dell’incontro Marco Padovani, deputato veronese di fratelli d’Italia ha dichiarato: «Ho partecipato con particolare interesse ad un incontro che ritengo assolutamente importante con il direttore generale di Elcograf Maurizio Vercelli e il segretario Provinciale di UGL Alberto Pietropoli accompagnato da alcuni lavoratori per discutere le difficoltà del settore della stampa dei periodici al fine di mettere in atto tutte le iniziative possibili per la tutela dei lavoratori e la salvaguardia della produzione».
La seconda parte della riunione tra sindacati e Azienda si è protratta per sviluppare una serie di azioni volte ad assicurare la salvaguardia occupazionale del sito di Verona e garantire copertura della cassa integrazione con particolare riferimento ai mesi “scoperti” di agosto e settembre 2023.
Si è convenuto di avanzare formale istanza per la concessione della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione in presenza di crisi e contestuale prepensionamento per il periodo 21 agosto 10 settembre con contestuale richiesta di proroga per i successivi 12 mesi. Attualmente potranno usufruire del prepensionamento coloro che avranno maturato 35 anni di contributi al 31/12/2023.
Al termine della riunione è stato preparato un documento che sarà sottoscritto dalle parti per chiedere la convocazione ministeriale per l’esperimento dell’esame congiunto previsto per legge.