Non è andata giù a Marco Padovani, deputato di FdI, ma anche amministratore di lungo corso di Verona e, anche da Roma, attento ai problemi della città, la missione a New York del sindaco Tommasi.
Tra oggi e lunedì parteciperà ad alcuni incontri per parlare di problematiche riguardanti le città di tutto il mondo. «Non metto in dubbio l’importanza dell’iniziativa voluta dall’Università di Harvard e dal “Centro Bloomberg per le città – commenta Padovani- ma in un momento simile, andare a New York non è la scelta migliore. La cura delle strade e del verde pubblico è pressoché inesistente, i nostri quartieri sono abbandonati a loro stessi e lasciati all’incuria. Ai semafori sono tornati i lavavetri dopo più di 15 anni. Sotto i portici in Centro e nei quartieri aumentano i bivacchi abusivi e, non per ultimo, stanno proliferando con una certa frequenza le scene di aggressioni e insicurezza in tutta la città, in Stazione Porta Nuova, in Porta Vescovo e alle Golosine».
«Tommasi poteva impiegare il suo tempo libero – continua Padovani – a spasso per i nostri quartieri, dove i problemi sono reali e meno accademici».
«Non voglio mettermi in competizione con ll’Università di Harvard- conclude ironicamente Padovani- ma ci tengo ad invitare il sindaco in città a Verona, per un tour durante il prossimo weekend. Sarebbe un’occasione per sottoporgli le problematiche reali, quelle dei veronesi, da portare direttamente al prossimo incontro negli Stati Uniti o magari da poter lasciare in delega ai fidati consiglieri Atitsogbe e Cona, impegnati anche loro nei prossimi mesi in missioni extra nazionali. Chissà se la loro “lunga” esperienza amministrativa, tra la gente e suoi problemi quotidiani, potrà permettere di portare su tavoli europei i problemi dello sfalcio del verde pubblico, della raccolta del verde, della raccolta dei rifiuti, delle asfaltature, delle lamentele per aggressioni in pieno giorno e della sporcizia in cui versa Verona. La nostra città affonda tra le lamentele e le problematiche del territorio e il capitano abbandona la nave».