Cresce la squadra di Italia del Vino, il Consorzio leader nell’esportazione di settore, che in questi giorni ha raggiunto il numero di venticinque soci grazie all’ingresso di tre prestigiose realtà della vitivinicoltura nazionale: Diesel Farm (Renzo Rosso e Arianna Alessi); Tenimenti Leone (Gruppo Calzedonia e Famiglia Veronesi) e Nosio spa (Gruppo Mezzacorona).
Con questi ingressi il fatturato aggregato di Italia del Vino supera 1,6 miliardi € con una quota dell’export nazionale di settore del 15%. L’occupazione complessiva si attesta su 3.500 unità per una produzione complessiva di oltre 250 milioni di bottiglie ed una superficie vitata complessiva di oltre 15 mila ettari ubicati in 17 regioni italiane.
«L’ingresso di questi tre nuovi soci, gli ultimi di questa fase – sottolinea il presidente di Italia del Vino, Roberta Corrà – permette al nostro Consorzio di completare un quadro molto significativo del nostro settore con importanti innesti in termini di produzione e presenza sul mercato, ma anche approcci più intriganti grazie alle “contaminazioni” con un altro campione del made in Italy quale il comparto moda-tessile. La forza per una ulteriore fase espansiva delle esportazioni italiane di vino, infatti, si basa non soltanto sull’altissima qualità produttiva, la sostenibilità ambientale, la valorizzazione dei territori e dei vitigni autoctoni, ma anche sulla capacità di avviare una narrazione più completa del gusto italiano, dello stile di vita del Bel Paese che abbraccia, gioco forza, anche altri attori: moda, automotive, lusso e arredamento.
Lo sforzo del nostro Consorzio – prosegue Roberta Corrà – è quello di migliorare le performance complessive del sistema vino nazionale intercettando nuovi consumatori, nuovi stili e abitudini di consumo prestando estrema attenzione al bere responsabile ed alla sostenibilità complessiva, ambientale, economica e sociale, del nostro settore».
«Credo sia fondamentale – sottolinea Renzo Rosso – fondere le nostre eccellenze nella moda, nell’arte, nella musica: tutto ciò che crea valore aggiunto va messo insieme. Dobbiamo imparare a fare sistema e trovare il giusto approccio alla complessità dei mercati. In questo, Italia del Vino Consorzio è un esempio virtuoso di quello che può fare il settore vitivinicolo per proseguire nella sua crescita nei mercati internazionali».
«Il vino è tradizione, la moda invece è continua innovazione – sottolinea Sandro Veronesi alla vigilia delle aperture di Signorvino a Parigi e Praga – una fusione di queste due realtà sarebbe l’ideale. Il mondo della moda può portare molto a quello del vino in termini di freschezza nella comunicazione. Italia del Vino aggiunge alla individualità tipica dell’impresa italiana la capacità di fare sistema e sinergie nel mercato globale, amplificando le potenzialità delle singole realtà».
«Siamo entusiasti di entrare a far parte di Italia del Vino e diventare un’azienda di promozione a 360 gradi del made in Italy, insieme a dei partner di successo con i quali vogliamo impegnarci in un’azione coordinata e incisiva. Crediamo anche che il nostro impegno come azienda per la sostenibilità e la responsabilità sociale sia stato particolarmente apprezzato dai membri di Italia del Vino e di questo siamo orgogliosi» dichiara Luca Rigotti, Presidente di Nosio SpA e del Gruppo Mezzacorona.
Il CDA di Italia del Vino, come detto, ha deciso per il momento di fermare l’ingresso di nuove realtà. Il Consorzio vede dunque queste cantine aderenti: Angelini Wines & Estates, Banfi, Bisol 1542, Ca Maiol, Cantina Mesa, Cantine Lunae, Casa Vinicola Sartori, Di Majo Norante, Diesel Farm, Duca di Salaparuta, Ferrari Fratelli Lunelli, Gruppo Italiano Vini, Librandi Antonio e Nicodemo, Marchesi di Barolo, Medici Ermete & Figli, Nosio Spa, Ronchi di Manzano & C., Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Tenimenti Leone, Tenuta La Palazza, Terre de La Custodia, Terredora di Paolo, Torrevento, Zaccagnini e Zonin1821.