Nuove regole per la mediazione civile e commerciale e un passo avanti per la semplificazione: dal 30 giugno lo Sportello di Conciliazione della Camera di Commercio di Verona gestisce numerose nuove tipologie di controversie tra imprese, con l’obiettivo di ridurre tempi e spese. Varrà anche nel caso di associazione in partecipazione, consorzio, franchising, contratti d’opera, contratti di rete, contratti di somministrazione, società di persone e subfornitura.
Anche in queste materie i soggetti in disaccordo saranno quindi obbligati a tentare la mediazione prima di ricorrere alle vie legali. La durata massima del procedimento è di tre mesi, prorogabili di altri tre con accordo scritto delle parti. Inoltre è prevista l’esenzione dall’imposta di registro per gli accordi relativi ad importi inferiori ai 100 mila euro. Altra importante novità è la possibilità affidata agli amministratori di condomini di ricorrere all’arbitrato anche senza delega dell’assemblea dei condomini: saranno sottoposti all’approvazione dell’assemblea solo un accordo o la proposta di conciliazione eventualmente formulata dal mediatore.
“Si tratta di un ulteriore snellimento che va nella direzione dell’abbattimento di tempi e costi nella composizione delle controversie”, sottolinea Giuseppe Riello, presidente della Camera di Commercio, “dato che il tempo medio per raggiungere un accordo nel 2022 con il ricorso al nostro Sportello è stato di 100 giorni, senza confronti con le tempistiche dei tribunali ordinari. Accogliamo quindi con favore la novità introdotta dalla riforma Cartabia, che va nella direzione di un rafforzamento della mediazione nelle controversie, soprattutto tra imprese e professionisti. Il valore medio delle mediazioni gestite dallo Sportello nel 2022 è stato di 107 mila euro, quindi saranno numerosi gli operatori che potranno usufruire dell’agevolazione sull’imposta di registro”.
Le imprese chiamate ad affrontare controversie possono avvalersi anche dell’arbitrato, strumento che garantisce maggiore sicurezza e agevola i procedimenti rendendoli rapidi, economici e riservati. La Camera arbitrale è un riferimento importante per le imprese che intendono risolvere nel minor tempo possibile un conflitto con tempi che, anche in questo caso, non sono comparabili con quelli di un giudizio ordinario: 391 giorni è stata la durata media di un procedimento arbitrale concluso, negli ultimi due anni, con lodo o con accordo transattivo, con un valore medio delle procedure di 33 mila euro. Le materie gestite vanno dalla locazione, agli appalti, contratti d’opera e intermediazioni assicurative, e nella maggior parte dei casi hanno coinvolto le imprese.
E proprio in quest’ambito le Camere di commercio di Verona e Bolzano rafforzeranno la cooperazione, in base a una dichiarazione d’intenti siglata dai due presidenti delle Camere di commercio, appunto Riello e Michl Ebner. “Constatiamo che nelle relazioni commerciali nazionali e internazionali l’arbitrato è sempre più richiesto, in quanto strumento di risoluzione delle controversie che si contraddistingue per efficienza, concretezza e riservatezza”, hanno dichiarato. “Il nostro obiettivo è promuovere attivamente l’arbitrato commerciale a livello nazionale e internazionale come metodo per la risoluzione delle controversie”. La cooperazione, oltre a utilizzare gli arbitri di entrambe le Camere, punterà a promuovere l’arbitrato con l’organizzazione di convegni, conferenze, seminari, webinar, attività divulgative sul tema.