L’Università di Verona riceverà 45,5 milioni di euro nei prossimi cinque anni per la realizzazione di diversi progetti di sviluppo scientifico e didattico. Secondo Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), UniVr si attesta tra le 180 università statali d’eccellenza con sei dipartimenti scaligeri che otterranno un fondo premiale per la realizzazione dei loro progetti.
Tra i dipartimenti: Biotecnologie, Diagnostica e sanità pubblica, Neuroscienze, biomedicina e movimento, Scienza chirurgiche, odontostomatologiche e materno infantili, Scienze economiche e Lingue e letterature straniere.
E proprio Lingue e Letterature straniere ha presentato questa mattina Inclusive Humanities, il progetto quinquennale che si è aggiudicato 6,5 milioni di euro per il sua realizzazione che è stato illustrato da Roberta Facchinetti, direttrice del dipartimento di Lingue e letterature straniere, Massimo Salgaro, docente di Letteratura tedesca e project manager, Andrea Padovan, docente di Lingua e traduzione tedesca, Giovanni Tallarico, docente di Lingua e traduzione francese, Marco Rospocher, docente di Informatica, Chiara Battisti, docente di Letteratura Inglese e Anna Cappellotto, docente di Filologia Germanica.
Il progetto di Lingue e letterature straniere mira a promuovere l’inclusione a livello di ricerca, didattica ed infrastrutture tramite migliorie sia a livello architettonico che digitale.
Tra gli obiettivi, infatti, anche il superamento del digital divide e l’adeguamento delle proprie infrastrutture digitali per renderle completamente accessibili a studenti con disabilità e bisogni specifici di apprendimento.
Nello specifico, il dipartimento di Lingue porrà al centro del proprio progetto il Daih (Digital Arena for Inclusive Humanities), un centro di ricerca interdisciplinare di eccellenza che favorirà la creazione e il potenziamento di piattaforme e strumenti digitali per l’archiviazione e pubblicazione dei dati. E, in questo senso, l’Intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale anche per favorire l’intersezione tra informatica e studi linguistici e letterari.
Tra i cambiamenti anche l’assunzione di nuovo personale: un nuovo informatico insieme a docenti di letterature comparate che porteranno i know how necessari al cambiamento.
Da qualche anno infatti l’Università di Verona cerca di sensibilizzare in tema di accessibilità e inclusione, ad esempio, attraverso corsi dedicati all’apprendimento della Lingua dei segni italiana o grazie alla compagnia Teatro a Rotelle che unisce ragazzi con e senza disabilità.