L’étoile della scala di Milano ritorna a danzare sul palco dell’Arena di Verona per una serata tra classico e contemporaneo. Ancora pochissimi posti disponibili per Roberto Bolle and Friends che mercoledì 19 luglio porterà a Verona i giganti del balletto internazionale insieme al violinista Alessandro Quarta

La serata areniana più attesa dagli amanti del balletto, e non solo. Con Roberto Bolle, ballerini internazionali che incanteranno il pubblico tra coreografie spettacolari e meravigliosi passi a due. Tra questi ultimi, in programma. oltre all’immancabile Romeo e Giulietta, Il Corsaro, Don Chisciotte e Le Fiamme di Parigi, a cui va aggiunta anche la coreografia su Carmen di Bizet ad opera di Amedeo Amodio. Non mancherà anche l’ormai celebre Info di Wayne McGregor su musiche di Max Richter, oppure il dialogo di Les Indomptés e quello pensato per gli inediti paesaggi sonori di “I”. Tutto in perfetto equilibrio tra danza moderna e contemporanea per un pubblico eterogeneo.

I ballerini che saliranno sul palco con Roberto Bolle

Nel ricco cartellone del Festival, l’étoile dei due mondi sarà accompagnato da dieci artisti provenienti dalle più prestigiose scuole del balletto internazionale a partire Bakhtiyar Adamzhan, Principal Dancer dell’Opera di Astana, William Bracewell, Melissa Hamilton e Yasmine Naghdi, Primi Ballerini del Royal Ballet di Londra, ma anche António Casalinho, primo Solista del Bayerisches Staatsballett di Monaco. Attesissimi anche Madoka Sugai, prima Ballerina del Balletto di Amburgo, gli International Guest Artist Toon Lobach e Casia Vengoechea oltre che Timofej Andrijashenko e Nicoletta Manni, i primi Ballerini del Teatro alla Scala che hanno fatto sognare il mondo della danza dopo la proposta di matrimonio proprio sul palco dell’Arena di Verona lo scorso anno. 

In apertura e chiusura del programma anche il maestro Alessandro Quarta tra i ruoli di solista e compositore; prima sulle note di Astor Piazzolla coreografate da Massimiliano Volpini per concludere con Sphere, la nuova creazione firmata da Mauro Bigonzetti. 

Roberto Bolle