“Un incontro importante al Parlamento europeo con il presidente della Repubblica Argentina Alberto Fernández, durante il quale si è discusso di temi di rilievo per il nostro Paese, tra i quali l’apertura del mercato per i settori della manifattura e di quello agricolo. Il vertice UE-CELAC si è conclusa con scarsa attenzione al commercio tra l’Unione e Mercosur, sospeso dal 2019 a causa delle preoccupazioni ambientali e degli impatti sugli agricoltori europei”.
Così l’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, in rappresentanza del gruppo ID, a margine dell’incontro a Bruxelles con il presidente della Repubblica Argentina.
Col Presidente dell’Argentina per la ripresa dell’accordo Ue-Mercosur
“La Lega ritiene fondamentale pretendere il rispetto di parametri equivalenti ai nostri standard di produzione per i prodotti importati nell’Ue; sarebbe inaccettabile che, in una fase storica caratterizzata da obbiettivi ambientali fuori scala imposti da Bruxelles alle aziende europee, si eliminassero le tariffe commerciali a prodotti sui quali spesso non c’è lo stesso tipo di ambizione in tema di sostenibilità.
In un quadro commerciale che é giusto comunque valutare in modo complessivo per tutti i settori, dobbiamo essere intransigenti nella priorità di non compromettere alcune realtà peculiari.
L’ Argentina – conclude l’europarlamentare veronese – ha sfruttato con grande capacità il momento di rialzo dei prezzi del grano a seguito della guerra in Ucraina ed ha un grande potenziale offensivo in questo senso; senza il rigore sull’utilizzo di pesticidi che qui sono fuori legge, o sul rispetto delle principali norme sul lavoro non possiamo sacrificare il settore europeo per motivi, pur legittimi, di geopolitica”.
Una puntualizzazione importante quella di Borchia in una giornata che vede una liaison molto importante fra Unione Europa e Repubblica Argentina che si è vista riconoscere da Bruxelles un punto importante della sua diplomazia: riprendere per via pacifica il negoziato sulla sovranità di Buenos Aires sulle Malvinas (così citate per la prima volta abbandonando il toponimo inglese Falklands). Un evento impensabile prima della Brexit. Strada più spianata dunque per evitare il dumping sociale ed ambientale…