(di Stefano Cucco) La vera e propria bomba d’acqua che nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 luglio ha colpito il territorio veronese ha messo seriamente a rischio anche la tenuta dei corsi d’acqua.
Particolarmente colpito il fiume Tione dei Monti, che a causa delle abbondanti precipitazioni concentrate in un breve spazio di tempo è passato nella notte da una condizione di regolare deflusso ad una situazione di piena che ha rischiato di comprometterne la portata.
Il Tione dei Monti ha carattere torrentizio ma registra un forte innalzamento delle sue portate (usualmente assai modeste) in occasione di eventi piovosi intensi come quello della scorsa notte. Soprattutto nella zona di Custoza e nella zona del Comune di Villafranca la piena ha iniziato ad esondare nelle prime ore del mattino di giovedì, causando forti rischi di allagamenti che avrebbero potuto interessare i centri urbani dell’area.
Proprio per evitare questi rischi il Consorzio di Bonifica Veronese ha realizzato negli scorsi anni, con una spesa di circa 600mila euro, due importanti vasche di laminazione in località Corte Vittoria ed in località Corte Sgaripola, nella zona di Custoza.
L’invaso nelle casse di espansione è stato regolato da due manufatti in calcestruzzo armato, dotati di paratoie con attuatore, disposti all’uscita delle casse in corrispondenza di due ponticelli di attraversamento di strade campestri. Il movimento delle paratoie è stato quindi automatizzato in funzione dei livelli idrometrici del fiume, che vengono di volta in volta rilevati da appositi sensori, e viene controllato a distanza.
“La scorsa notte le due casse di laminazione”, spiega Alex Vantini, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, “hanno svolto perfettamente ed a pieno regime la funzione per la quale sono state progettate e realizzate. L’apertura tempestiva delle paratoie ha, infatti, permesso un’uscita controllata delle acque nelle due casse, contenendo la piena del Tione dei Monti ed evitando il rischio fondato che parte dell’abitato di Villafranca andasse sotto acqua. Un’operazione delicata che è stata seguita momento per momento dai tecnici e dal personale del Consorzio”.