Sono 8.022 i pazienti in attesa di un trapianto in Italia. Ma per poter accedere all’organo ci dev’essere la dichiarazione di volontà del donatore. Al 31 dicembre 2022 ne erano depositate nel Sistema informativo trapianti 14 milioni e mezzo. E precisamente di questi il 72% in termini di consenso e il 28% di opposizione.
Su 59 milioni di italiani significa che hanno dato il proprio consenso ad un eventuale espianto sono quindi poco più di 10 milioni. Non molto, se si pensa che se interrogata, a parole, il 55,3% è favorevole ai trapianti.
La solita differenza ‘tra il dire e il fare’.
‘Il mare’ che c’è di mezzo, come dice il proverbio, è costituito da motivazioni di carattere religioso, dalla volontà di mantenere integro il proprio corpo anche dopo la morte e anche da scarsa fiducia nella sanità.
Ma la dichiarazione di volontà alla donazione è ostacolata anche da un po’ di pigrizia. Per farlo infatti bisognava andare in Comune a firmare un modulo al momento del rilascio o del rinnovo della carta di identità (Progetto una scelta in Comune).
Oppure andando agli appositi sportelli delle Aziende sanitarie locali o compilando e firmando la tessera dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido). Ma adesso lo si può fare più semplicemente andando direttamente sul sito .