Da settembre parte la fase d’ascolto e di confronto con la Città per la riscrittura del Piano Regolatore e si protrarrà almeno fino alla fine dell’anno. Si svolgerà con assemblee pubbliche nelle Circoscrizioni, work shop su temi specifici e altre modalità di partecipazione che saranno via via sviluppate dal Comune.
L’Amministrazione intende così gettare le basi per la realizzazione della Verona di domani,” inclusiva, accessibile, accogliente e ospitale”.
La relativa delibera è stata approvata ieri dalla Giunta su proposta dell’assessore all’Urbanistica Barbara Bissoli. Un nuovo iter che prevede il coinvolgimento della città, dai piccoli ai più complessi processi di cambiamento, fissati dalle Linee programmatiche 2022-2027 che descrivono una nuova idea di città che si prende cura di ogni sua componente per garantirne l’equilibrio.
“Diamo formalmente l’avvio al procedimento di revisione generale del PRC, con una nuova modalità di lavoro orientata al confronto e al dialogo aperto con la cittadinanza, le Circoscrizioni, la costellazione universitaria, professionale, sindacale e imprenditoriale, per conoscere bisogni e visioni sulla Verona di domani -ha spiegato Barbara Bissoli-. Il coordinatore di questo ampio iter di revisione, individuato sulla figura del dirigente della Direzione Urbanistica comunale, si doterà di un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui prenderà parte anche un professionista esperto in processi di partecipazione”.
Allo scopo sarà costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare, costituito da personale del Comune e da professionisti esterni.
La nuova idea di città è caratterizzata dall’housing sociale e dalla prossimità dei servizi, dal senso di comunità, dalla coesione sociale, dallo sviluppo economico e dalla rigenerazione urbana sostenibile, senza consumo di suolo, dalla transizione ecologica, dalla riforestazione e dalla rinaturalizzazione del territorio e dalla valorizzazione i propri tesori paesaggistici e monumentali.