(di Giorgio Gabanizza) All’inizio di quest’anno, in gennaio, la Camera di Commercio di Verona, inopinatamente, ha tentato di vendere all’asta la storica Domus Mercatorum, inutilizzata da moltissimi anni, e l’attigua Casa Bresciani. Casa Bresciani è stata aggiudicata per 3.300.000 di euro, mentre la Domus Mercatorum è rimasta invenduta.
Questa scelta di alienazione dello storico edificio è stata criticata dalla sinistra ed ha scandalizzato il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che dichiarò pubblicamente che avrebbe impedito un uso speculativo privato, utilizzando il diritto dello Stato di sostituirsi all’eventuale compratore per dare una destinazione museale alla Domus Mercatorum, di origine scaligera (Alberto I della Scala nel 1301 la fece costruire al posto di un modesto edificio ligneo).
Fallito il tentativo di vendita, forse perché la dichiarazione di Sgarbi ha scoraggiato potenziali compratori, non abbiamo notizia di interventi statali mirati, né di trattative tra la Camera di Commercio e il Ministero alla Cultura.
Intanto, lo storico edificio, con affaccio in piazza Erbe, è ancora inutilizzato!
Domus Mercatorum, le finalità della Cciaa
Ma se consideriamo le finalità della Camera di Commercio, “ente autonomo funzionale di diritto pubblico, che svolge, nella circoscrizione territoriale provinciale, funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese e delle economie locali” e considerando altresì che la Camera di Commercio è finanziata con un versamento annuale delle imprese iscritte nel Registro Imprese, come mai i dirigenti di questo Ente non destinano questo storico edificio ad un uso che gli sarebbe proprio, di sostegno delle eccellenze produttive e della creatività artigianale ed artistica?
Sarebbe compito specifico della Camera di Commercio svolgere queste funzioni e visto che la Domus Mercatorum è ancora disponibile e non può essere lasciata colpevolmente all’abbandono e al degrado e visto che sono disponibili 3.300.000 euro incassati dalla vendita di Casa Bresciani, perché non viene destinata a Casa Mercato, ove siano messe in mostra ed in vendita eccellenze della produzione e della creatività delle nostre imprese e del nostro artigianato artistico (vetro, ceramica, ferro, rame, peltro, oro, ed altri metalli, legno, cuoio, tessuti, carta, ecc…) ?
Non solo vetrine di prodotti in vendita, ma possono esserci allestimenti che traccino e testimonino la storia locale di questo o quel settore economico di prodotti in mostra e in vendita, utilizzando anche le più moderne tecnologie mediatiche, audiovisive. ecc..
Possono essere documentate storicamente le nostre eccellenze produttive ed il lavoro per realizzarle, per meglio accompagnare mostre mercato di prodotti contemporanei, i più attraenti, i più significativi e i più tipici, non tralasciando i prodotti dell’agroalimentare, dedicando uno spazio apposito agli assaggi e ai consumi.
Così la Domus Mercatorum può diventare un luogo vivo, ove si espongono prodotti e storie economico produttive documentate, si compera, si vende, si mettono in contatto produttori, consumatori, distributori, semplici cittadini, turisti ed “addetti ai lavori”, alimentando la sua frequentazione con incontri specifici e con mostre mirate, ricorrenti, ove inoltre sia messa a disposizione la mappatura delle nostre attività artigianali e produttive.
Non va dimenticata l’internazionalizzazione dei prodotti e la loro promozione all’estero. Con la collaborazione del Centro Estero della Camera di Commercio, potrebbe essere adibita una sala alla esposizione e vendita di prodotti provenienti da luoghi gemellati con la Camera di Commercio di Verona e/o utilizzando i gemellaggi della Provincia e del Comune capoluogo, con reciprocità, nel senso che deve essere contemporanea una analoga esposizione e possibilità di vendita di nostri prodotti in area adeguata messa a diposizione dai gemellati esteri nel loro territorio.
la Domus Mercatorum può diventare una Casa Mercato
Insomma la Domus Mercatorum può diventare una Casa Mercato con presenze museali moderne di documentazione della storia dei nostri prodotti e della nostra economia, può promuovere le nostre eccellenze e la creatività artistica del nostro migliore artigianato, non dimenticando di valorizzare le attività artistiche in modo più ampio.
La Camera di Commercio avrebbe questi compiti da svolgere, possiede un edificio storico prestigioso nel centro della città, in piazza delle Erbe, idoneo allo scopo, cosa attende ad utilizzarlo al meglio?
Va ribadito, la Domus Mercatorum non deve essere offerta alla speculazione edilizia.
Va smosso l’immobilismo sprecone, se ci sono altre proposte migliori, vengano avanti e siano realizzate, ma non si può, dopo tanti, troppi anni, lasciarla ancora vuota ed improduttiva.