(di Matilde Anghinoni) Dieci donne, di età, provenienza e formazione diverse accumulate dalla passione per la corsa e da un obiettivo comune. Le Lunatike hanno fatto il loro ingresso nel mondo della corsa come gruppo lo scorso sabato 2 settembre alla Asics Trail delle Mura (qui la nostra intervista) e si preparano per portare un grande messaggio alla prossima edizione della Resia-Rosolina Relay. Per l’occasione, le Lunatike hanno creato una raccolta fondi per promuovere il “Progetto Sostegno Psicologico” della Casa di protezione della Giovane rivolto alle donne vittime di violenza domestica.  

Appuntamento l’8 e 9 settembre con la quarta edizione della Resia-Rosolina Relay, l’epica maxi-staffetta a squadre lunga 430 chilometri che percorrerà il corso del fiume Adige, dalla sorgente alla foce. Per due giorni e mezzo, le squadre correranno interrottamente dandosi il cambio ogni 10 chilometri.  

Da dove nasce l’idea del nome Lunatike? 

“Abbiamo scelto il nome Lunatike come provocazione. Si tratta di un termine che solitamente è associato alle donne e al loro aspetto caratteriale ma in realtà la luna è una parte del femminile e segue tutte le fasi della vita della donna. Vogliamo quindi combattere lo stereotipo delle “donne lunatiche” e allo stesso tempo cercavamo un termine legato alla notte perché durante la Resia-Rosolina correremo anche di notte, sentendoci libere e sicure”.

Per la prima volta nella storia della Resia-Rosolina Relay, una squadra completamente al femminile. Non poteva quindi mancare un messaggio di sostegno alle donne vittime di violenza, un tema sempre attuale… 

“Il messaggio che vogliamo mandare è di forza, indipendenza e autonomia delle donne e per questo abbiamo deciso di realizzare una raccolta fondi per la Casa di protezione della Giovane e, in particolare, promuovere il “Progetto Sostegno Psicologico”. La figura della psicologa è essenziale in questi contesti, sia per le donne vittime di violenza che per quelle in condizione di emergenza abitativa, spesso sole e con figli minori a carico. Noi vogliamo dare il nostro contributo e puntare sull’indipendenza. Vogliamo dimostrare che ogni donna ha in sè la forza di affrontare ogni sfida, facendosi supportare da altre donne. E per questo ci mettiamo la faccia, le gambe ed il cuore. 

Con i soldi raccolti potremo contribuire a garantire consulenza e aiuto professionale costante alle donne in difficoltà. La figura della psicologa è infatti un ruolo chiave all’interno della casa ed è essenziale sia per le donne vittime di violenza domestica che per quelle che si trovano sole in condizione di emergenza abitativa, prive di una rete familiare o amicale. Ed è proprio l’assenza di supporto che rende difficile riprendere in mano la propria vita e pensare ad un’autonomia. Il supporto psicologico permette di sostenere le donne nell’affrontare anche le sfide quotidiane”.

Cosa vi aspettate dalla raccolta fondi? 

“Partiamo dal presupposto che il servizio di supporto psicologico ha un costo di circa 15.000 euro l’anno. Ogni cifra, anche la più piccola, può davvero fare la differenza e consentire anche a una sola donna di riprendere in mano la sua vita. Partiamo da un obiettivo di 2.500 euro, ma ci piacerebbe arrivare più lontano”.  

E invece dalla gara? Quali sono le aspettative? 

“La prima cosa che ci aspettiamo è divertici! Corriamo per questo, perché ci fa sentire libere e forti. Per quanto riguarda il risultato ognuna di noi andrà al suo passo, non ci siamo imposte limiti di tempo ma ognuna di noi darà sicuramente il massimo. La cosa più importante è che ci aspettiamo che il nostro messaggio venga recepito, perché il mondo dello sport, e in questo caso della corsa, può davvero fare qualcosa di concreto in un ambito sociale come quello della violenza”.  

Quindi, una squadra tutta in rosa, come sottolinea la vostra maglia, ma non solo. Tra i vari obiettivi anche unire donne e uomini per correre verso un traguardo comune e combattere una problematica che non è prerogativa solo del genere femminile… 

“Ed è infatti un’altra delle aspettative che abbiamo. Vorremmo che gli uomini ci seguissero in questo progetto e dimostrare che noi donne vogliamo sentirci ed essere libere; libere anche di correre di notte e portare avanti le nostre passioni senza paura. E proprio perché si tratta di un tema che riguarda tutti, quest’anno siamo anche sostenute da alcuni sponsor, tra cui Conte Industry, Mignolliauto, Ristorante alla Bassona, Adige Bitumi ed Effetto gentile, che hanno creduto in noi e in questa iniziativa sin dall’inizio”.  

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Le Lunatike alla Asics Trail delle Mura