Il dipartimento di Scienze Economiche punta su salute e benessere con la creazione della Data Platform, una piattaforma che mira a diventare strumento per disegnare e testare interventi di politica economica. In particolare, il progetto si focalizza sull’impatto che hanno le politiche locali su famiglie e bambini.
Il progetto verrà finanziato grazie ad una parte dei fondi ottenuti dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario (ANVUR) che ha indicato il dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona tra i 180 dipartimenti d’eccellenza d’Italia. Nello specifico, come hanno spiegato questa mattina Marco Piovesan, Giam Pietro Cipriani e Athena Picarelli durante la presentazione, la facoltà veronese ha ricevuto 6 milioni di euro per lo sviluppo del progetto “Salute e benessere”. Oltre a questi fondi, altri due finanziamenti sono arrivati all’Università scaligera da Horizon Europe per un totale di 8 milioni di euro utilizzati in progetti sinergici.
Salute e benessere è un tema largamente analizzato negli ultimi anni dal dipartimento di Scienze Economiche
La facoltà veronese da alcuni anni sviluppa progetti in tema salute e benessere coerenti con l’obiettivo 3 dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ovvero “garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”. In particolare, alcune aree di ricerca del dipartimento hanno già analizzato come le circostanze di origine incidono sul benessere individuale per comprendere quali tipologie di interventi possono garantire i migliori effetti, soprattutto in tema disuguaglianze.
La Data Platform coincide quindi con lo step successivo. Una più grande piattaforma in cui i dati raccolti potranno essere utilizzati anche sulla piccola scala geografica, prendendo in considerazione, ad esempio, la popolazione veronese. Molte delle politiche sono infatti gestite a livello comunale, come asili nido, case popolari o servizi sociali, soggetti ad iniziative ed interventi pubblici.
Come funziona la piattaforma
La piattaforma permetterà di coniugare informazioni su dimensioni oggettive e soggettive di salute e benessere di un campione di famiglie italiane con informazioni retrospettive, attuali e prospettiche. I big data raccolti al suo interno costituiranno un insieme di informazioni raccolte da inchieste, basi amministrative, registri o ancora estrapolate da altre basi dati.
Tra le motivazioni che hanno spinto alla creazione di questo progetto anche una riflessione in tema Covid. Secondo il dipartimento di Scienze Economiche una piattaforma di questo tipo avrebbe potuto aiutare a monitorare la situazione di salute e benessere della popolazione oltre che prevedere alcune risposte comportamentali di famiglie e individui in seguito alle restrizioni.
La Data Platform e i fondi PNRR
Ulteriore riflessione riguarda il PNRR che prevede riforme ed investimenti nel Servizio Sanitario Nazionale e che interessano la ridefinizione della rete di assistenza sanitaria nazionale territoriale. In questa prospettiva, il progetto punta a valutare le attuali politiche sanitarie in vista di possibili sviluppi futuri; un esempio tra tutti è lo stimolo all’offerta di servizi all’infanzia promossa dal PNRR. Con la piattaforma si potranno analizzare le esperienze passate, come il Piano Nidi del 2007, per calcolare i possibili rendimenti individuali e sociali.