“Esprimiamo vicinanza ai Poliziotti Penitenziari vittime di aggressioni e continuiamo ad essere al fianco di tutti gli agenti che quotidianamente si trovano a dover gestire situazioni di criticità per la scelta di vita coraggiosa che hanno preso e che ammiriamo, quella di indossare la divisa.
Come Assessore regionale al Lavoro riconosco il ruolo strategico dei rappresentanti sindacali, che ascoltiamo con attenzione, perché nella mia esperienza mi hanno spesso portato suggerimenti utili per migliorare la qualità di vita sul posto di lavoro.
Quello che è certo è che i nuovi protocolli per la polizia penitenziaria sono un oggettivo passo in avanti perché, più chiare sono le regole, più i lavoratori sono tutelati”.
Lo ha detto l’Assessore al Lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan (FdI) che ha incontrato gli agenti della polizia penitenziaria con i rappresentanti sindacali durante il sit nell’area antistante la Casa Circondariale di Padova.
Il problema dei Penitenziari sta diventando sempre più grave
All’origine il sovraffollamento e la carenza del personale di custodia. Ma quello che preoccupa di più sono gli episodi di violenza e i suicidi che avvengono con sempre maggior frequenza.
Come l’aggressione avvenuta dieci giorni fa nel carcere di Verona ai danni di uno psichiatra al quale un detenuto ha spaccato il naso con un pugno.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha proposto, come soluzione per il sovraffollamento, di adibire a carceri per i detenuti meno pericolosi le caserme dismesse.
A dimostrazione, come osserva Elena Donazzan che “la sicurezza e la tutela dei poliziotti penitenziari è un tema che è stato preso a cuore dal Governo Meloni, sono in contatto con il Sottosegretario alla Giustizia con delega alla polizia penitenziaria Andrea Delmastro che sta facendo un ottimo lavoro e noi siamo qui per portare le voci del territorio.
“L’attenzione è alta – ha continuato l’Assessore, riportando le problematiche espresse dai rappresentanti sindacali. Dalla questione del trasferimento dei casi critici da un carcere all’altro a quella delle dotazioni organiche. – Il nostro compito è ascoltare e le esigenze del territorio e riportarle all’attenzione del Governo, che sul tema dell’ordine, legalità e sicurezza è in prima linea”.