(di Edoardo Cavalli) Dal 14 al 17 settembre, in piazze e vie cittadine, torna il Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona. Inaugurazione venerdì 15 settembre, alle 18 in piazza Santa Anastasia.

Una grande festa speciale del Gioco Antico, per una ventunesima edizione epocale, che sigilla l’entrata di Tocatì nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, ufficialmente avvenuta, in Marocco, il 1° dicembre 2022, durante il 17° Comitato intergovernativo della Convenzione UNESCO del 2003, di fronte a ben 2000 delegati provenienti da 180 Stati.

tocatì

Le parole del sindaco di Verona Damiano Tommasi: “Il Tocatì fa parte della storia di Verona, ma con uno scopo in più: superare la barriera intergenerazionale, in un momento in cui il dialogo e l’ascolto tra generazioni sono sempre più complicati. Il Tocatì è la dimostrazione di come spesso le cose belle nascano oltre le amministrazioni e i colori politici, perché si basano sulle persone che vivono la città, sui nostri legami affettivi, sulle nostre tradizioni e su quello che di più prezioso abbiamo che è sempre immateriale”.

Da quest’anno – sottolinea l’assessora alla Cultura e ai rapporti con l’Unesco Marta Ugolinianche l’Unesco è tra gli organizzatori del Tocatì, che rappresenta il momento centrale e più visibile di un lavoro che si va a sviluppare lungo tutto l’anno e che coinvolge istituzioni e associazioni diverse in una grande squadra dedicata alla salvaguardia di saperi, di pratiche che sono in pericolo di scomparire, perché la globalizzazione e la proliferazione dell’intrattenimento digitale minano la sopravvivenza non solo dei giochi tradizionali ma anche di quelli ‘normali’ che tutti noi abbiamo usato da bambini.

Quindi, come dice il sindaco Damiano Tommasi, abbiamo una grande responsabilità perché dobbiamo alzare l’asticella sia della qualità del progetto culturale che delle relazioni che si vanno a instaurare tra le comunità ludiche coinvolte nella manifestazione. Il gioco, infatti, ha la straordinaria capacità di unire le persone, di metterle in dialogo tra loro, facendo superare loro barriere intergenerazionali e interculturale, all’insegna del divertimento e della voglia di stare insieme”.

Gli anni di pandemia – ricorda il presidente dell’associazione Giochi Antichi Giorgio Paolo Avigosono costati molto alle organizzazioni, con una diminuzione in termini di partecipati di quasi il 30 per cento, infatti invece di contare 15 mila giocatori ne contano 4-5 mila. Speriamo che il riconoscimento ottenuto dia maggior vigore a tutto il lavoro che stiamo facendo. Questa ventunesima edizione è la prima realizzata sul modello pre-pandemia, quindi con un ospite d’onore che è il Portogallo. Attendiamo a Verona una ottantina di portoghesi che si confronteranno nel gioco con le realtà italiane”.

Il calendario del Tocatì 2023

Il programma della manifestazione è stato presentato questa mattina dall’assessora alla Cultura e ai rapporti con l’Unesco Marta Ugolini insieme al presidente dell’associazione Giochi Antichi Giorgio Paolo Avigo. Presenti per l’Università di Verona Olivia Guaraldo, il presidente della Fondazione Giorgio Zanotto, Paolo Zanotto e il vicepresidente di Confcommercio Nicola Baldo.

Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Il Tocatì è il primo esempio in Italia a ottenere questo prestigioso riconoscimento e ad assumere il ruolo di riferimento mondiale per tutti gli appassionati di giochi e sport tradizionali. Quest’anno, il Tocatì dà il benvenuto al Portogallo come “Ospite d’Onore”, il quale porterà, a Verona, Giochi e Sport Tradizionali impressi nella memoria e nella cultura musicale della sua gente ma più che mai vivi tra le comunità locali.

Le piazze e le strade di Verona faranno da cornice a una decina di Giochi e Sport Tradizionali spettacolari. Fra questi:

Jogo del Beto, un gioco spontaneo svolto anche nelle scuole durante la pausa dalle lezioni o durante altri eventi ricreativi che vedono coinvolti sia bambini che ragazzi che famiglie. Si tratta di difendere una postazione, costituita da tre bastoncini di legno convergenti, con un altro bastone molto simile a quello da hockey, che viene utilizzato per lanciare all’avversario una palla di pezza.

Jogo Do Pau, un combattimento divenuto arte marziale portoghese, una specie di scherma lusitana che utilizza, come unico strumento di pratica, un bastone di legno di un metro e mezzo chiamato ‘varapau’ o ‘bastao’.

Jogo das Malhas, che ha trovato nello sviluppo locale declinazioni espressive come ‘Na Base’ e ‘Chinquilho’ che verranno portati proprio al Tocatì.

Tra le comunità ludiche italiane, invece, saranno presenti comunità che praticheranno, tra tanti altri, il gioco bellunese del To’ Vegna, nel quale, giocatori e giocatrici, possono colpire una pallina di gomma solo utilizzando avambracci e gambe.
Il Gioco delle Noci, un tempo unicamente trasmesso di madre in figlia, oggi è una pratica senza limiti di genere e di età il cui intento è di procacciarsi un ricco bottino con il con il patrocinio di ‘botto’ cioè una noce che non rimbalza.

Il gioco ciociaro prettamente femminile della Corsa con la Cannata che riprende l’usanza antica delle donne di portare un’anfora colma di acqua sul capo senza l’utilizzo delle mani e quello del Bastone Pugliese, un’arte marziale vicina a quella del bastone siciliano come tecniche e combattimento e tante altre pratiche ludiche.

Teatro Romano. Non solo il centro della città sarà animato dagli eventi di Tocatì ma incontri e concerti saranno incorniciati dallo spazio del Teatro Romano con ospiti di pregio come le cantanti Ginevra di Marco, una delle più interessanti interpreti del panorama italiano, e Teresa Salgueiro, cantante dei Madredeus dal 1987 al 2007, voce poetica portoghese, sensibile e profonda.

Musica e Tocatì. L’onda musicale del Tocatì raggiungerà anche altre zone di Verona proponendo la magia del Fado e del Canto Lantejano. La musica come linguaggio artistico, è uno degli ambiti, tra i beni immateriali, che l’UNESCO ha riconosciuto come universale. Infatti, rispettivamente nel 2011 e nel 2014, il Fado e il Canto Lantejano, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità.

Recitazione e teatro. All’interno del Cortile di Castelvecchio, verrà organizzato il nuovo spettacolo teatrale ‘Ianez! Io, Sandocan e Salgari’ portato in scena da Bam!Bam! Teatro.

Osteria del gioco. A Palazzo Forti tornerà l’osteria del gioco, spazio conviviale dove vengono offerti prodotti tipici del veronese; gestito dai volontari storici del festival è sempre molto apprezzato dai giovani.

Per loro, ma non solo, giovedì 14 settembre alle 21.30, Palazzo Forti, sede dell’Osteria del Gioco, ospiterà Donpasta – Food Sound System, un cuoco poeta, ecologista e stralunato, che con il suo progetto multimediale in cui si mescolano cucina salentina, musica, racconto popolare e immagini, propone uno spettacolo tra il teatro contemporaneo e le favole di un vecchio cantastorie.

Simposio internazionale “Tocatì, un patrimonio condiviso – Patrimonio vivente e turismo, le sfide della sostenibilità”.

Anche quest’anno, il Forum della Cultura Ludica, in Cortile Mercato Vecchio, ospiterà incontri tra comunità ludiche, territori e istituzioni; momenti fondamentali per discutere di esperienze, buone pratiche e, soprattutto, progetti futuri che prenderanno una nuova dimensione sotto l’ombrello UNESCO.

Riconfermata, dal 15 al 17 settembre, la tanto apprezzata cornice delle Riflessioni di Tocatì con incontri, proiezioni e presentazioni in cui docenti universitari, pedagogisti, psicologi e psichiatri, redattori ed editori, scrittori e illustratori e personalità del mondo dello spettacolo racconteranno il tema del gioco con varie sfaccettature ed esempi.

Programma completo della manifestazione sui siti www.tocati.it e www.comune.verona.it.

La in dialetto significa la parola ‘Tocatì’ significa ‘tocca a te’ – spiega Olivia Guaraldo spesso dimentichiamo il significato di questa parola, che per quanto riguarda l’Università diventa un messaggio verso la società, ma soprattutto verso le ragazze e i ragazzi più giovani, un passaggio generazionale di saperi e di pratiche antichi che devono essere trasmessi, condivisi e goduti. Mi pare che questo elemento del piacere del gioco sia sempre presente in Tocatì che, anche se diventa sempre più importante e internazionale, non perde questo suo spirito originario”.

Cosa è accaduto tra il 2004 e il 2007, quando è cominciata e si è rafforzata questa meravigliosa iniziativa? – ricorda Paolo Zanotto presidente Fondazione Giorgio Zanotto, ed ex sindaco negli anni di avvio della manifestazione –. Siamo partiti dalla considerazione che la città di Verona ha una caratteristica formidabile: il centro storico non ha solamente due o tre piazzette, che sono vivaci per il turismo e per i cittadini, ma ha una presenza e una vitalità fisica molto diffusa. Tutta la città viene coinvolta e riservata ai giochi, e questo contatto delle persone che giocano resta una novità assoluta, un fatto sociale, educativo e pedagogico meraviglioso, che ha resistito nel tempo, rafforzandosi sempre di più”.

Tocatì e Amia. Giochi, stand e gadget per bambini e famiglie nel segno dell’ambiente. Informare, sensibilizzare e coinvolgere le nuove generazioni in percorsi ludico-didattici all’insegna del rispetto e della sostenibilità ambientale, della raccolta differenziata e del riuso dei materiali, attraverso piccoli, ma importanti gesti quotidiani. Questo l’obbiettivo che anche quest’anno Amia trasmetterà alle famiglie veronesi in occasione di Tocatì.
Lo farà attraverso una serie di simpatici e divertenti giochi appositamente ideati che permetteranno di far conoscere a giovani e meno giovani le caratteristiche di vari materiali e le loro possibili tecniche di riuso.
Sempre all’interno dell’area “Play Smart” sito in piazza Bra sarà presente uno stand dove saranno distribuiti gadget e materiale informativo, dando utili e preziose informazioni e messaggi su una corretta raccolta differenziata.