(di Rocco Fattori Giuliano) Verona vince al debutto in Supercoppa contro Vigevano dando buone indicazioni per la stagione che si apre. Il risultato finale è 61-69 (21-20; 8-18; 14-16 e 18-16 nell’ultima frazione). Fra gli scaligeri in evidenza Ethan Esposito (16 punti), Gabe Devoe con 15 e Liam Udom con 12 per lunghi tratti il gialloblù che ha tenuto avanti la Tezenis.
Primo quarto: Verona apre la partita lasciando rientrare Vigevano grazie ai tiri da tre tanto da chiudere la frazione con 5/11 da fuori dall’arco. La Tezenis riesce a recuperare negli ultimi minuti aumentando la pressione difensiva e forzando gli avversari ad aumentare gli errori.
Secondo quarto: Verona commette tanti falli ad inizio del tempo, ma riesce ad alzare le proprie percentuali cavalcando i suoi italiani Udom ed Esposito in attacco e sfruttando l’intensità a rimbalzo.
Terzo: alla ripresa dall’intervallo lungo Verona riesce ad arrivare al massimo vantaggio, +16, dopo una serie di 0-9; al quarto munito fallo tecnico per l’allenatore lombardo, Pansa, che ribalta il clima della partita. Vigevano torna in campo con la voglia di ribaltare il match e chiude un parziale di 10 a zero con Smith che chiude la frazione con 14 punti a referto (saranno 18 alla fine della gara). Il quarto finisce comunque con la Scaligera in vantaggio di dieci punti.
Ultimo quarto: Vigevano sfrutta la diminuita intensità veronese e prova a rientrare in partita grazie alla combinazione fra pressione difensiva ed alta percentuale nei tiri da tre. La squadra di casa si riporta ad un solo possesso di distanza. Verona regge grazie a ben sette punti di Ethan Esposito che domina nei due lati del campo e tiene in linea di galleggiamento la Tezenis e favorisce l’ultimo allungo degli scaligeri.
Prima partita ufficiale con nelle gambe soltanto amichevoli; positivo il debutto degli italiani e buon impatto degli americani. La Tezenis tornerà in campo venerdì 15 con la sfida con Orzinuovi (oggi in turno di riposo) che nella scorsa settimana ha battuto Vigevano, per la testa del girone C.
