(di Stefano Cucco) Gli autori, coppia nella vita e nell’arte, Gianni Dall’Aglio, batterista dei Ribelli, di Celentano e di Battisti, e Orietta Ravenna, danza-terapeuta, si raccontano attraverso i loro libri e la loro musica. 

Giovedì 14 settembre alle ore 18,30 alla Corte dei Libri e della Musica (Sede di Gabrielli Editori) di via Cengia a San Pietro In Cariano si tiene l’evento “Il coraggio di donare”. Introduce Cecilia Gabrielli, editrice. Gli interventi musicali sono di Gianni Dall’Aglio. 

Orietta Ravenna è diplomata e Supervisore APID, Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia. E’ direttrice artistica e presidente dell’Associazione Danzarima (Corso di formazione in Tecnico delle Arti Espressive metodo Danzarima). 

Ha una formazione in Danza Classica e danza contemporanea all’Accademia di Genova “Porcile”, succursale del Teatro alla Scala di Milano. Svolge la sua attività in istituti sanitari e comunità Tossicodipendenza Arca Ceis.

E’ sposata con Gianni Dall’Aglio icona nel panorama della musica italiana, e collabora con lui in Drum Circle. Gianni Dall’Aglio è un antesignano del rock, un pioniere musicale che ha esercitato una profonda influenza nella storia della musica italiana. 

Batterista storico di Adriano Celentano e di Lucio Battisti, in questa autobiografia racconta le sue  vicende umane ed artistiche dagli esordi alla fine degli anni ’50, fino ai giorni nostri, raccontandone i più vividi dettagli. Gianni Dall’Aglio nel 1959 suona con il gruppo mantovano l’Original Quartet e a soli 14 anni diventa il batterista di Adriano Celentano. 

La collaborazione con Celentano è poi proseguita per buona parte della carriera artistica di Dall’Aglio, figurando al suo fianco in film (Uno strano tipo, Geppo il folle, Joan Lui – Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì), tour e spettacoli televisivi (Notte Rock, Svalutation, Francamente me ne infischio, 125 milioni di caz..te, Rockpolitik, Festival di Sanremo 2012, Rock Economy e Aspettando Adrian). 

Nel 1960 nascono I Ribelli e registra il primo disco nel 1961 con Colin Hicks. Nel 1966 i Ribelli lasciano l’etichetta discografica Clan Celentano per passare alla Dischi Ricordi e nel 1967 Dall’Aglio scrive con Luciano Beretta e Ricky Gianco “Pugni chiusi”, una canzone che verrà cantata da più generazione fino ai giorni nostri, incisa anche da Piero Pelù, Lee Konitz, Gianna Nannini, I Pooh, Iva Zanicchi e Francesco Renga. 

I Ribelli si sciolgono nel 1970 per ricostituirsi nel 1977. Negli anni Dall’Aglio collaborerà con numerosi altri artisti italiani, tra cui Lucio Battisti, con il quale lavorerà dal 1968 al 1975 suonando la batteria in una quarantina dei suoi successi. 

Il 23 aprile 1972 sarà uno dei ‘cinque amici da Milano’ a fianco di Lucio Battisti e Mina nello storico duetto televisivo a Teatro 10 e il 12 dicembre dello stesso anno suonerà ancora a fianco di Battisti nel programma radiofonico Supersonic, ultima esibizione dal vivo di Battisti in Italia. Negli anni Dall’Aglio incide dischi con Mina, Patty Pravo, Ivano Fossati, Pierangelo Bertoli, Concato, Bertè, Mia Martini, Angelo Branduardi, Little Tony e Bruno Lauzi. 

Nel libro “La vita danza la vita” Ravenna racconta la risonanza  artistica del movimento, nelle sue diverse modalità diventa comunicazione, espressione dei propri vissuti. Racconta  la vita con passione, tra un passo di danza e l’altro. 

Sin dal ricordo della sua favola preferita “Scarpette Rosse”, celebre fiaba di Andersen, e le sue immaginarie scarpette che anche lei fantasticava di indossarle e che non se le sarebbe mai tolte per l’amore per la Danza. In questo libro scopriamo le sue diverse esperienze, verso il suo paradigma con “ Danzarima” dove musica, danza e narrativa si coniugano in tutt’uno. Gianni Dall’Aglio, invece, ha scritto il volume “Batti un colpo. Due metri quadrati di paradiso”. 

Il libro non è altro che un’autobiografia. E’ il racconto di una storia di vita e di musica, dal suono fortemente evocativo. Dall’Aglio parla del leggendario Clan di Celentano raccontato dietro le quinte. Ricorda i concerti nell’Italia splendida di quegli anni, il Cantagiro con i suoi personaggi storici, le luci e le ombre del boom discografico. 

Dall’esperienza artistica con Battisti e Mina del ’72, racconti, aneddoti, che da soli valgono il tempo di essere ricordati. La grande amicizia tra Dall’Aglio e Celentano è un asse portante del libro, cinquant’anni di collaborazione artistica e umana. Il libro inizia nel momento di maggior drammaticità della vita di Gianni e di sua moglie Orietta. 

Poche ore prima di entrare in sala operatoria per donarle un rene, lui rivive tuttala sua esistenza. L’uomo e il musicista si alternano nel raccontare momenti di vita. Il coraggio e la paura si intrecciano nei sentimenti alla ricerca di un dialogo con il padre, con la propria interiorità, connessa da sempre alla sua esistenza.