(di Stefano Cucco) Nel mondo della musica, esistono artisti la cui abilità trasforma ogni nota in un’esperienza straordinaria. Andrea Braido un chitarrista dal talento eclettico, è sicuramente uno di questi artisti straordinari.
La sua abilità di evocare l’anima di due leggendarie band rock, i Deep Purple e i Rainbow, conferisce alle sue esibizioni un’aura di autenticità e passione unica e impareggiabile. Lo si potrà ascoltare domani, sabato 16 settembre alle ore 21,15 a Il Giardino 2.0 Music Club di via Cao Del Prà a Lugagnano di Sona accompagnato musicisti d’eccezione come Andrea Ranfa, voce, Marco Beso, batteria, Simone Bistaffa, tastiere, e Francesco Dalla Riva, basso.
Chi è Andrea Braido?
Andrea Braido, trentino, classe 1964, inizia a suonare la batteria a 4 anni, spinto naturalmente da un passione fortissima e sostenuto artisticamente, da tutta la sua famiglia e da un ambiente culturalmente favorevole. Dai 10 anni fino ai 15 suona la batteria con gruppi locali.
Arriva, poi, il diploma in teoria e solfeggio, ma a dargli il giusto stimolo è quel viaggio a 20 anni tra Boston e New York dove suonerà in numerose jam-sessions con Jazzisti americani. A soli 12 anni (era il 1976), inizia a suonare anche la chitarra e il basso da autodidatta, attingendo da tutta la musica di quella epoca e di quelle precedenti (dal rock al blues, dalla classica al jazz).
Da allora, la sua carriera artistica, si è sviluppata senza freno e con collaborazioni discografiche di ogni sorta, grazie proprio al suo grande impegno e all’esperienza maturata in studio e in live di tantissime ore trascorse con metodo a suonare e a provare nuove sonorità ed espressioni. Suona ogni tipo di chitarra (classica, acustica, elettrica) con una tecnica della mano destra davvero singolare, ma anche il basso elettrico, la batteria e le percussioni.
Ogni chitarrista rock riconosce i suoi assoli e le sue sonorità sorprendenti, frutto di un talento, riconosciuto ormai a livello planetario. Molti cantautori ed artisti italiani hanno utilizzato la sua collaborazione per il perfezionamento musicale di tantissimi brani che fanno parte della storia del rock italiano e non solo a pieni voti.
Tra le tante collaborazioni, sia live che in studio, troviamo quelle con Nicolette Larson, Pierangelo Bertoli, Patti Pravo, Francesco Baccini, Vasco Rossi, Zucchero, Raf , Eros Ramazzotti, Mina, Bruno Lauzi, TM Stevens e con molti altri grandi artisti. Tra tourneè e impegni personali (stage, sessions) ha suonato in Germania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda, Estonia, Unione Sovietica, quasi tutto il Sud America ed in Inghilterra. In apertura il live dei We Rock, tributo a Ronnie James Dio.